
Redazione RHC : 18 Ottobre 2021 14:02
Il presidente russo Vladimir Putin, che detiene la terza più grande potenza di mining di criptovalute al mondo, ha annunciato l’intenzione di supportare le criptovalute alla conferenza della Russian Energy Week a Mosca.
In un’intervista alla CNBC tramite Bloomberg, Putin ha affermato:
“Le criptovalute hanno il diritto di esistere e possono essere utilizzate come mezzo di pagamento”.
La Russia è alla ricerca di un’alternativa al dollaro USA per il commercio internazionale da diversi anni e non vede l’ora che arrivino le criptovalute per poterlo sostituire.
Tuttavia, mentre Putin ha riconosciuto il potenziale delle criptovalute nel settore dei pagamenti, afferma che ancora non è il momento per sostituite il dollaro USA. Ha detto che era prematuro e ha commentato:
“Il mondo delle criptovalute ha il diritto di svilupparsi e di esistere. Il mercato delle criptovalute è in continua evoluzione, quindi dobbiamo vedere come va.”
Le osservazioni di Putin, hanno anche affermato che le criptovalute non sono praticabili a lungo termine nella maggior parte dei mercati.
Infatti, una delle caratteristiche delle criptovalute e dei Bitcoin (Bitcoin/BTC) è che i loro prezzi sono estremamente instabili. Tuttavia, le criptovalute stanno diventando più popolari in Russia e si prevede che si svilupperanno come delle monete emergenti senza imporre rigide normative come in Cina.
La Cina ha recentemente implementato un importante giro di vite sulle criptovalute e anche le autorità statunitensi stanno valutando quali misure adottare per regolamentare le criptovalute.
D’altra parte, si dice che la Russia abbia iniziato a prepararsi per emanare regolamenti sulle transazioni di criptovaluta da parte del Ministero delle Finanze della Federazione Russa nel gennaio 2021, consentendo alle criptovalute di essere approvate a determinate condizioni anziché essere completamente regolamentate.
Inoltre, il vice ministro delle finanze russo Alexey Moiseev ha recentemente rivelato che il paese non vieterà Bitcoin e che il Cremlino sta adottando un approccio diverso rispetto ai suoi vicini.
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