La Russia sembra sia dietro l'attacco all'oleodotto USA della Colonial Pipeline.
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
970x20 Itcentric
Banner Ancharia Mobile 1
La Russia sembra sia dietro l’attacco all’oleodotto USA della Colonial Pipeline.

La Russia sembra sia dietro l’attacco all’oleodotto USA della Colonial Pipeline.

10 Maggio 2021 05:50

Un gruppo criminale russo potrebbe essere responsabile dell’attacco ransomware che ha messo offline Colonial Pipeline, un importante oleodotto di carburante negli Stati Uniti.

Il fatto che Colonial abbia dovuto chiudere il più grande gasdotto del paese sottolinea quanto sia vulnerabile l’infrastruttura informatica degli Stati Uniti a criminali e paesi ostili, come Russia, Cina e Iran, dicono gli esperti.

Il gruppo, noto come DarkSide, è relativamente nuovo, ma sembra abbia un approccio sofisticato al business dell’estorsione, hanno detto le fonti.

Il segretario al Commercio Gina Raimondo ha detto domenica che la Casa Bianca sta lavorando per aiutare Colonial Pipeline, la società con sede in Georgia che gestisce l’oleodotto, per riavviare la sua rete di 5.500 miglia.

Il sistema, che va dal Texas al New Jersey, trasporta il 45 percento della fornitura di carburante della costa orientale. In una dichiarazione di domenica, la società ha affermato che alcune linee più piccole erano operative ma che le linee principali sono rimaste inattive.

“Siamo in procinto di ripristinare il servizio, ma solo quando riterremo che sia sicuro farlo e nel pieno rispetto dell’approvazione di tutte le normative federali”

ha affermato la società.

Raimondo ha detto su “Face the Nation” della CBS che lo sforzo per riavviare la rete è stato “uno sforzo a portata di mano in questo momento”.

“Stiamo lavorando a stretto contatto con l’azienda, i funzionari statali e locali per assicurarci che tornino alle normali operazioni il più rapidamente possibile e non ci siano interruzioni nella fornitura”

Sabato, quando Colonial Pipeline ha riportato che l’attacco informatico è stato dovuto ad un ransomware, ha detto che “in modo proattivo” sono stati messi “alcuni sistemi offline per contenere la minaccia”.

L’azienda non ha detto se è stata effettuata una richiesta di riscatto o meno.

Sebbene gli hacker russi spesso lavorino come freelance per il Cremlino, le prime indicazioni suggeriscono che si trattava di uno schema criminale probabilmente relativo ad affiliazioni MaaS e non un attacco da parte di uno stato-nazione .

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Navigare nel Dark Web: distinzioni concettuali e il paradosso dell’anonimato
Di Paolo Galdieri - 19/12/2025

Dopo aver approfondito i delicati equilibri che vincolano gli operatori di Cyber Threat Intelligence(CTI) tra il GDPR e il rischio di Ricettazione, è fondamentale rivolgere l’attenzione a chiunque,...

Immagine del sito
La prima CVE del codice Rust nel kernel Linux è già un bug critico
Di Redazione RHC - 19/12/2025

Il mondo della tecnologia è un vero e proprio campo di battaglia, dove i geni del coding sfidano ogni giorno i malintenzionati a colpi di exploit e patch di sicurezza. Ecco perché la recente scopert...

Immagine del sito
Ink Dragon alza l’asticella in Europa: ShadowPad su IIS, FinalDraft su Graph API
Di Sandro Sana - 19/12/2025

Questa notizia ci arriva dal feed News & Research di Recorded Future (Insikt Group): Check Point Research ha documentato una nuova ondata di attività attribuita al threat actor China-linked Ink D...

Immagine del sito
Sottovalutare la sicurezza informatica Oggi. Parliamo di “tanto chi vuoi che mi attacca?”
Di Gaia Russo - 18/12/2025

La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...

Immagine del sito
RCE in HPE OneView: 10 su 10! Aggiornamenti urgenti per il Cloud e i Data Center
Di Redazione RHC - 18/12/2025

La sicurezza informatica è un tema che non scherza, specialmente quando si parla di vulnerabilità che possono compromettere l’intero sistema. Ebbene, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha appena lan...