Redazione RHC : 22 Dicembre 2024 15:47
Un tribunale americano ha stabilito che la società israeliana NSO Group è responsabile di aver sfruttato una vulnerabilità del messenger WhatsApp per installare spyware che consentivano la sorveglianza non autorizzata. La sentenza a favore di Meta Platforms e della sua unità WhatsApp è stata emessa dal giudice Phyllis Hamilton a Oakland, in California.
La causa, intentata da WhatsApp nel 2019, sosteneva che NSO Group avesse ottenuto illegalmente l’accesso ai server del messenger per installare il programma Pegasus, che gli avrebbe permesso di spiare 1.400 persone, tra cui giornalisti, attivisti per i diritti umani e dissidenti. La corte ha stabilito che NSO ha violato i termini dell’accordo e ha compiuto azioni illegali. La fase successiva del caso sarà quella di considerare l’importo del risarcimento.
Il CEO di WhatsApp, Will Cathcart, ha definito la decisione una vittoria per la privacy, sottolineando che le società di spionaggio non possono nascondersi dietro l’immunità legale e devono essere ritenute responsabili delle loro azioni.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Anche gli esperti di sicurezza informatica hanno accolto favorevolmente il verdetto. John Scott-Railton dell’organizzazione canadese Citizen Lab, che per prima ha divulgato i dati di Pegasus nel 2016, ha affermato che la decisione costituirà un importante precedente per l’intero settore dello spyware.
Secondo lui ciò dimostra che le aziende che utilizzano tali strumenti non possono sottrarsi alle proprie responsabilità citando le azioni dei propri clienti.
NSO Group ha affermato che la sua tecnologia aiuta le forze dell’ordine a combattere la criminalità e le minacce alla sicurezza nazionale. Tuttavia, i tribunali statunitensi hanno ripetutamente respinto le sue argomentazioni, compresi i tentativi di ottenere l’immunità sulla base del Foreign Sovereign Immunity Act.
Una decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti lo scorso anno ha respinto l’appello di NSO, consentendo la prosecuzione del processo.
Questo caso ha inviato un messaggio importante all’intero settore, evidenziando la necessità di rispettare le leggi e rispettare il diritto alla privacy.
Ancora non sono chiari i motivi che hanno causato un grave Blackout in Spagna e Portogallo nelle ultime ore. Vaste aree sono rimaste senza energia elettrica, scatenando un’ondata di speculazion...
Un’improvvisa e massiccia interruzione di corrente ha colpito la Penisola Iberica, gettando vaste zone di Spagna e Portogallo al buio e causando significative interruzioni alle infras...
Il report DarkMirror Q1 2025 di DarkLab, il laboratorio di Cyber Threat Intelligence di Red Hot Cyber, offre un’analisi dettagliata dell’evoluzione del ransomware in Italia e nel mondo. ...
Lo sviluppo di supercomputer per l’intelligenza artificiale sta entrando in una nuova orbita: in termini di scala, costi e consumi energetici e infrastrutture e megaprogetti. Uno studio condott...
Il 25 Aprile, data simbolo della Liberazione italiana dal fascismo, ci ricorda il valore della libertà, conquistata con il sacrificio di partigiani e combattenti. In un’era dominata dal di...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006