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Tag: #cybercrime

Cyber-Guardoni all’attacco: hacker sudcoreani spiavano 120.000 telecamere e ne facevano video per adulti

La polizia sudcoreana ha segnalato l’arresto di quattro individui che, presumibilmente in modo indipendente, hanno compromesso oltre 120.000 telecamere IP. Secondo gli investigatori, almeno due di loro lo hanno fatto per rubare video da luoghi come studi ginecologici. Hanno poi modificato i filmati trasformandoli in video pornografici e li hanno venduti online. Secondo i media locali, due dei quattro sospettati (i cui nomi sono stati omessi) erano impiegati in ufficio, mentre gli altri erano elencati come disoccupati o lavoratori autonomi. Solo due degli arrestati erano responsabili della maggior parte degli attacchi informatici: circa 63.000 e 70.000 dispositivi compromessi, installati in abitazioni private

888: il data-leaker seriale! L’outsider del darkweb che ha costruito un impero di dati rubati

Nel panorama dei forum underground esistono attori che operano in modo episodico, alla ricerca di un singolo colpo mediatico, e altri che costruiscono nel tempo una pipeline quasi industriale di compromissioni, rilasciando dataset tecnici e informazioni interne di aziende in tutto il mondo. Tra questi, uno dei profili più riconoscibili è quello che si presenta con il semplice alias “888”. Attivo almeno dal 2024, 888 è oggi considerato uno dei data-leaker più prolifici della scena, con oltre un centinaio di breach rivendicati e una presenza costante nei forum più frequentati del cybercrime anglofono. A differenza dei gruppi ransomware strutturati, non opera con modalità estorsive, non

Truffa Wi-Fi negli aeroporti: condannato a 7 anni per furto di dati personali

Un tribunale australiano ha condannato un uomo di 44 anni che ha rubato i dati personali di passeggeri di compagnie aeree e visitatori aeroportuali per diversi mesi. È stato condannato a sette anni e quattro mesi di carcere per aver creato reti Wi-Fi false e aver poi utilizzato le informazioni rubate. Questa storia è iniziata nell’aprile 2024, quando i dipendenti di una compagnia aerea australiana hanno scoperto una rete wireless sospetta a bordo di un aereo. Dopo aver contattato la Polizia Federale Australiana (AFP), le forze dell’ordine hanno arrestato il sospettato, allora 42enne. Una perquisizione del suo bagaglio a mano ha portato alla luce

Nuova ondata di PhaaS: KrakenBite lancia 5 pagine false per banche marocchine

Il mercato clandestino del cybercrime continua a evolversi rapidamente, alimentato da gruppi specializzati che progettano e vendono strumenti per truffe digitali sempre più sofisticate. Tra questi, un attore particolarmente attivo nelle ultime settimane è KrakenBite, noto per offrire servizi di phishing “chiavi in mano” rivolti a criminali informatici di tutto il mondo. In un recente annuncio diffuso sui propri canali, rilevato dal gruppo DarkLab di Red Hot Cyber, il gruppo ha comunicato di aver aggiunto cinque nuove pagine di phishing dedicate a banche marocchine, portando il totale delle pagine disponibili nel loro “catalogo” a 115. L’offerta criminale: pagine phishing per ogni mercato

La Truffa del CEO! l’inganno che sta travolgendo le aziende italiane

Questa mattina Paragon Sec è stata contattata da un’azienda italiana vittima di un nuovo tentativo di frode conosciuto come Truffa del CEO. L’ufficio contabilità ha ricevuto un’e-mail urgente, apparentemente inviata dal loro Amministratore Delegato, contenente la richiesta di effettuare con immediatezza il pagamento di una fattura da 4.000 euro. Il messaggio, accompagnato da una fattura apparentemente autentica, indicava la necessità di un bonifico immediato. Il dipendente incaricato dei pagamenti, convinto di eseguire un ordine diretto del proprio dirigente, ha effettuato il trasferimento senza ulteriori verifiche. Solo successivamente la banca ha rilevato che l’IBAN indicato era associato a un soggetto fraudolento e ha

WormGPT e KawaiiGPT Migliorano! Le “AI del male” sono un’arma per i cybercriminali

I criminali informatici non hanno più bisogno di convincere ChatGPT o Claude Code a scrivere malware o script per il furto di dati. Esiste già un’intera classe di modelli linguistici specializzati, progettati specificamente per gli attacchi. Uno di questi sistemi è WormGPT 4, che si pubblicizza come “la chiave per un’intelligenza artificiale senza confini“. Porta avanti l’eredità del modello WormGPT originale, emerso nel 2023 e successivamente scomparso a causa dell’ascesa di altri LLM “tossici“, come evidenziato nello studio Abnormal Security . Secondo gli esperti di Unit 42 presso Palo Alto Networks, le vendite di WormGPT 4 sono iniziate intorno al 27 settembre,

La compravendita degli accessi ai firewall FortiGate italiani nel Dark Web

Negli ultimi giorni, su un forum underground noto per ospitare attività illegali, è apparso un annuncio che merita molta attenzione. Un utente appena registrato, con il nickname “Sarcoma”, ha pubblicato un messaggio in cui si dice disposto ad acquistare accessi ai pannelli di amministrazione dei firewall FortiGate. L’annuncio è piuttosto esplicito: offre un compenso a partire da 20 dollari ad accesso e specifica che gli interessano accessi provenienti da Stati Uniti, Canada, Italia e Germania. Per rendere il tutto più credibile ha allegato anche uno screenshot che richiama l’interfaccia di gestione dei sistemi Fortinet. La Compravendita sul DarkWeb Il valore di un

5.000 utenti italiani “freschi” in vendita nelle underground. Scopriamo di cosa si tratta

Nel gergo dei forum underground e dei marketplace del cybercrime, il termine combo indica un insieme di credenziali rubate composto da coppie del tipo email:password. Non si tratta di semplici elenchi disordinati, ma di veri e propri database strutturati contenenti migliaia e a volte milioni di accessi che i criminali utilizzano per alimentare attività come furti di identità, frodi finanziarie, spam mirato e attacchi di credential stuffing. Una combo può essere composta da dati provenienti da violazioni di database (ad esempio dalla pubblicazione dei dati dei gruppi ransomware), da campagne di phishing, da infostealer o da raccolte manuali effettuate tramite bot automatizzati.

Attacco hacker a Twitter: Confiscati 4,1 milioni al ventiseienne Joseph James O’Connor

La vicenda dell’attacco hacker globale a Twitter dell’estate del 2020 ha avuto un seguito: i procuratori britannici hanno ottenuto la confisca della criptovaluta estratta da un partecipante chiave all’attacco. Il tribunale ha ordinato al ventiseienne Joseph James O’Connor di restituire beni per un valore pari a 4,1 milioni di sterline (circa 5,4 milioni di dollari). Ciò significa che lo Stato ha ottenuto l’accesso a 42 Bitcoin e asset digitali correlati scoperti durante l’indagine pluriennale. La catena di eventi è iniziata con un attacco insolitamente sfacciato, in cui un criminale è riuscito a ottenere il controllo dei conti di leader mondiali e imprenditori

I black hacker chiedono il Riscatto? Checkout.com risponde: finanziamo chi vi dà la caccia

Il servizio di pagamento Checkout.com è stato vittima di un tentativo di estorsione: il gruppo ShinyHunters ha affermato di aver avuto accesso a dati aziendali e ha chiesto un riscatto. Un’indagine ha rivelato che gli aggressori si erano infiltrati in un vecchio sistema di cloud storage utilizzato dall’azienda da diversi anni. Questo servizio, di proprietà di un fornitore terzo, non era stato correttamente disattivato: è stato questo errore ad aprire la strada alla compromissione. La violazione non ha coinvolto una piattaforma di pagamento funzionante, bensì un archivio utilizzato prima del 2020. Conteneva documenti interni, materiali per l’onboarding di nuovi clienti e altri

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