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Tag: #cybercrime

Truffe online e sextorsion: il lato oscuro delle organizzazioni criminali asiatiche

È stato scoperto che le organizzazioni criminali del Sud-est asiatico, note per le loro truffe basate su criptovalute e le truffe sentimentali, sono coinvolte in attività ancora più losche. Una nuova ricerca dell’International Justice Mission (IJM) ha scoperto un legame diretto tra le organizzazioni criminali in Cambogia, Myanmar e Laos e l’aumento della sextorsion ai danni di minori. Questi centri di truffe operano come campi di lavoro forzato, dove decine di migliaia di persone provenienti da diversi paesi sono trattenute contro la loro volontà e costrette a ingannare le vittime in tutto il mondo. Secondo IJM, da gennaio 2022 ad agosto 2024,

RapperBot, la botnet DDoS è stata smantellata e arrestato il presunto sviluppatore

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato il presunto sviluppatore e amministratore della botnet DDoS RapperBot, concessa in leasing a criminali informatici. La botnet stessa è stata sequestrata dalle forze dell’ordine all’inizio di agosto nell’ambito dell’operazione PowerOff. RapperBot (noto anche come Eleven Eleven e CowBot) è stato scoperto per la prima volta dagli analisti di Fortinet nell’agosto 2021. All’epoca, si segnalava che la botnet basata su Mirai era attiva da maggio 2021 e aveva infettato decine di migliaia di videoregistratori digitali (DVR) e router. La potenza degli attacchi DDoS effettuati con il suo ausilio variava da 2 a 6 Tbit/s.

35 milioni di utenti Facebook italiani in vendita nel dark web

Un nuovo allarme sulla sicurezza informatica arriva da un enorme dataset contenente informazioni personali di utenti italiani di Facebook. Secondo quanto riportato, un threat actor conosciuto con l’alias Chucky_BF su un noto forum underground avrebbe messo in vendita un archivio da 35 milioni di record, con dati sensibili quali nomi completi e numeri di telefono. L’annuncio, comparso su un forum del dark web, indica che le informazioni sono disponibili in formato CSV e riguardano esclusivamente profili italiani, riconoscibili anche dal prefisso telefonico +39. Non è chiaro se questi dati siano già stati divulgati in precedenza o facenti già parte della famosa raccolta

Dopo Darcula arriva Magic Mouse: il nuovo incubo del phishing ruba 650.000 carte al mese

Dopo la chiusura della piattaforma di phishing Darcula e del software Magic Cat utilizzato dai truffatori, la soluzione Magic Mouse ha guadagnato popolarità tra i criminali. Secondo gli specialisti di Mnemonic, Magic Mouse contribuisce già al furto di dati da almeno 650.000 carte bancarie al mese. Recentemente abbiamo parlato del lavoro di Darcula e dell’indagine condotta dagli esperti di Mnemonic. Questa piattaforma PhaaS (phishing-as-a-service) ha preso di mira utenti Android e iPhone in oltre 100 paesi. Il servizio criminale ha utilizzato 20.000 domini che imitavano marchi noti per rubare credenziali. Secondo gli analisti, gli operatori di Darcula sono stati responsabili del furto

Scempio Digitale: Instagram della Fondazione Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato è stato hackerato

Il cybercrime è sempre da condannare. Che tu colpisca una multinazionale o un piccolo negozio online, resta un crimine. Ma quando prendi di mira ospedali, associazioni senza scopo di lucro, fondazioni che vivono di donazioni, il livello scende ancora più in basso. Non sei un “hacker” perché i criminali non si chiamano così, non sei un “genio del computer”. Sei solo uno sciacallo digitale. Rubare un account social è già un atto deplorevole. Ma violare la pagina Instagram della Fondazione Giulia Cecchettin – creata per onorare la memoria di una giovane donna uccisa dall’ex fidanzato – è qualcosa di infinitamente peggiore. È

Università di Padova nel mirino! Una campagna di phishing è in corso avverte il CERT-AgID

Nelle ultime ore è emersa una nuova campagna di phishing mirata contro l’Università degli Studi di Padova, che utilizza una pagina di accesso falsificata per carpire le credenziali di studenti e personale accademico. L’immagine mostra un sito che imita in modo piuttosto fedele il portale di Single Sign-On dell’ateneo, ma ospitato su un dominio sospetto (“hoster-test.ru”), elemento che dovrebbe subito insospettire l’utente attento. Il layout e i loghi originali sono stati copiati per rendere la truffa più credibile, ma la barra dell’indirizzo e l’assenza di connessione sicura (indicata da “Non sicuro”) rivelano la natura malevola del sito. L’allarme è stato diramato dal

Italiani in vacanza, identità in vendita: soggiorno 4 stelle… Sono in 38.000, ma sul dark web

Mentre l’ondata di caldo e il desiderio di una pausa estiva spingono milioni di persone verso spiagge e città d’arte, i criminali informatici non vanno in vacanza. Anzi, approfittano proprio di questo periodo per intensificare le loro attività, puntando su bersagli che in questo momento gestiscono una quantità enorme di dati sensibili: gli hotel, in particolare quelli di lusso. Di recente, sui forum clandestini del dark web, è apparso un post che ha sollevato un’allerta significativa tra gli esperti di sicurezza informatica. Un utente ha messo in vendita una “ampia collezione di 38.000 immagini scansionate ad alta risoluzione di documenti d’identità e

Il casinò di Montecarlo, è sul sito di D4rk4rmy! Il gruppo ransomware rivendica l’attacco informatico

L’organizzazione criminale nota come D4rk4rmy ha rivendicato sul proprio Data leak Site (DLS) la responsabilità dell’attacco informatico contro la Monte-Carlo Société des Bains de Mer (SBM). All’interno del sito è presente un post che riporta che tra 12 giorni, ci sarà un aggiornamento. Fondata nel 1863, la SBM rappresenta il principale operatore nel settore alberghiero di lusso nel Principato di Monaco. Tra le proprietà più rinomate gestite dalla società figurano l’Hôtel de Paris e il Casinò di Monte Carlo, che contribuiscono in maniera determinante a delineare l’immagine internazionale di raffinatezza e prestigio del Principato. Gli aggressori denunciano il furto di dati sensibili

Mr Robot Insegna: un Raspberry Pi con supporto 4G usato dagli hacker per accedere alla rete di una banca

E’ stato segnalato da Group-IB che un Raspberry Pi con supporto 4G e’ stato sfruttato dal gruppo di pirati informatici UNC2891, conosciuto anche con il nome di LightBasin, al fine di superare le misure di sicurezza e accedere alla rete della banca. Attraverso la connessione allo stesso switch di rete del bancomat, il computer a scheda singola ha creato un varco nella rete interna della banca, permettendo ai malfattori di operare in modo laterale ed installare delle backdoor. I ricercatori, che hanno individuato la violazione durante l’esame di operazioni sospette sul sistema informatico della banca, hanno rilevato che l’attacco era finalizzato ad

Nokia sotto attacco: su DarkForums spunta in vendita il database di quasi 100.000 dipendenti

Un utente con il nickname Tsar0Byte ha pubblicato su DarkForums, uno dei forum underground più noti nell’ambiente cybercrime, un annuncio scioccante: la presunta compromissione di dati sensibili appartenenti a 96.252 dipendenti Nokia. Nel post, pubblicato alle 05:15 del giorno precedente, Tsar0Byte rivendica l’attacco e minaccia ulteriori violazioni, parlando apertamente di “breach” e dichiarando che questa esposizione sarebbe solo l’inizio: il prossimo obiettivo sarebbero i sistemi interni, con possibile accesso al codice sorgente e ulteriori dati riservati. Di seguito la traduzione del post scritto dai criminali informatici. Siamo penetrati in profondità, oltre le tue aspettative.Tramite un collegamento vulnerabile di terze parti, abbiamo avuto

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