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Tag: guerra ibrida

Cavi sottomarini, la nuova guerra ibrida: l’allarme di Jaroslav Nad’

Taiwan dipende in modo critico dalle proprie infrastrutture sottomarine, essenziali per garantire comunicazioni e fornitura di energia. Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrata una serie di episodi di danneggiamento e taglio doloso dei cavi che collegano l’isola con il resto del mondo. L’ex ministro della Difesa slovacco Jaroslav Nad’ ha definito queste infrastrutture un vero e proprio “campo di battaglia invisibile”, sottolineando che la loro compromissione da parte di un potenziale avversario potrebbe avere conseguenze dirette sulle decisioni militari e sulla sicurezza strategica. Nad’ ha invitato Taiwan e i Paesi europei a collaborare per sviluppare un sistema di responsabilità condiviso in

Taiwan lancia un’iniziativa internazionale per la sicurezza dei cavi sottomarini

Il 28 ottobre 2025, durante il Forum di cooperazione sulla sicurezza dei cavi sottomarini Taiwan-UE, svoltosi a Taipei, il ministro degli Esteri taiwanese Lin Chia-lung ha presentato la “Iniziativa Internazionale per la Gestione del Rischio dei Cavi Sottomarini”, sottolineando che non si tratta di un progetto esclusivamente di Taiwan, ma di un accordo di collaborazione globale. Una partnership per la resilienza delle infrastrutture digitali L’evento, organizzato congiuntamente dal Centro per la Scienza, la Democrazia e la Società (DSET), dal Formosa Club e dal Ministero degli Affari Esteri, ha riunito esperti, rappresentanti governativi e istituzioni europee. Tra i relatori è intervenuto Richards Kols,

Il Mossad, la supply chain truccata e i giudici intimiditi

Yossi Cohen, ex direttore del Mossad, ha detto pubblicamente due cose che di solito restano chiuse in una stanza senza registratori. Primo: Israele avrebbe piazzato nel tempo una rete globale di sabotaggio e sorveglianza inserendo hardware manomesso in dispositivi commerciali usati dai suoi avversari. Parliamo di radio, pager, apparati di comunicazione “normali” che in realtà possono localizzare, ascoltare o esplodere. Questa infrastruttura, dice lui, è stata distribuita “in tutti i paesi che puoi immaginare”. Lo ha detto in un’intervista recente, rilanciata da testate come Middle East Monitor e da media israeliani che citano il podcast “The Brink”. Secondo: lo stesso Cohen viene

Ma quale attacco Hacker! L’aereo di Ursula Von Der Leyen vittima di Electronic War (EW)

Un episodio inquietante di guerra elettronica (Electronic War, EW) ha coinvolto direttamente la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Durante l’avvicinamento all’aeroporto di Plovdiv, in Bulgaria, il jet che trasportava la leader europea ha improvvisamente perso tutti gli ausili elettronici alla navigazione satellitare, rimanendo “al buio” sul segnale GPS. Secondo quanto riportato dal Financial Times e confermato da funzionari europei, l’incidente viene trattato come un’operazione di interferenza deliberata, presumibilmente di matrice russa. L’incidente e un atterraggio “alla vecchia maniera” Il velivolo, partito da Varsavia e diretto a Plovdiv per un incontro ufficiale con il premier bulgaro Rosen Zhelyazkov e una

Cyber jihad

Il Cyber Jihād: i social network come mezzo di propaganda, genesi ed evoluzione | Parte 2

Autore: LA HIRE Questo articolo è la seconda parte di: Il Cyber Jihād: i social network come mezzo di propaganda, genesi ed evoluzione | Parte 1, con la finalità di ricostruire la genesi e l’evoluzione dell’utilizzo dei social media utilizzati dell’attività di propaganda jihadista, analizzando la genesi e e l’evoluzione del fenomeno e le conseguenti problematiche generate. I punti di forza dell’attività mediatica del Cyber Jihād L’intuizione dei gruppi terroristi di matrice confessionale, è stata quella di porre in essere una strategia fondamentalmente molto semplice: utilizzare la passione dell’Occidente per i media e padroneggiando la “parola” e la sua diffusione nel web fornire l’illusione che questa propaganda fosse

Cyber Jihad

Il Cyber Jihād: i social network come mezzo di propaganda, genesi ed evoluzione | Parte 1

Il Cyber Jihād – Autore: LA HIRE Durante la Primavera araba i social network hanno contribuito ad alimentare i tumulti popolari dell’area nordafricana e mediorientale, infondendo la convinzione che potessero favorire la diffusione di un pensiero democratico e un anelito di libertà dalla ultradecennale morsa dittatoriale. Se è innegabile che i social abbiano concorso a sostenere la protesta e il malcontento di popolazioni esasperate, è altrettanto vero che nel corso di pochi anni questi strumenti di comunicazione si sono trasformati in mezzi di persuasione e condizionamento delle masse producendo conseguenze inimmaginabili. L’aumento esponenziale dell’attività di propaganda jihadista all’indomani dei richiamati accadimenti continua a essere oggetto

Un anno di guerra ibrida Russia-Ucraina: in preparazione un’offensiva di primavera?

Ad un anno dall’inizio del conflitto Russia e Ucraina, mentre sul campo di battaglia continuano ad essere impiegate le armi convenzionali, le operazioni informatiche continuano a svolgere un ruolo di primo piano, e l’approccio tecnologico ibrido si intensifica. Adam Meyers, Head of Intelligence di CrowdStrike ha rilasciato in questi giorni uno statement che mette a confronto il ruolo del cyber nel primo anno di conflitto con la situazione attuale: se all’inizio del conflitto “gli attacchi cyber tuttavia non sono stati così frequenti e devastanti come ci si aspettava”, la sua estensione nel tempo, ha portato ad osservare “azioni cyber più tattiche con

Da guerra territoriale a scontro economico globale: dal cyber crime alla guerra ibrida, ecscalation gestibile?

Autore: Olivia Terragni Lo storico ed antropologo Emmanuel Todd, che ha scritto un saggio dal titolo provocatorio ‘La Troisième Guerre mondiale a déjà commencé’ – intervistato da Le Figaro – andando oltre l’opinione comune, ci dice che da una guerra territoriale siamo passati ad uno scontro economico globale, tra l’Occidente collettivo da una parte e la Russia legata alla Cina dall’altra, il cui asse fondamentale ora è Washington-Londra-Varsavia-Kiev. Ci troviamo in realtà – secondo Todd – davanti ad un modo spaccato in due dove da una parte vengono mescolate secondo Pepe Escobar –  “la Cina confuciana (non dualista, nessuna divinità trascendentale, ma

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