
Cyberstorage: La Risposta degli IT Manager Italiani ai Ransomware
Cyberstorage: la risposta degli IT manager italiani a ransomware sempre più sofisticati. Negli ultimi anni lo scenario è cambiato: ransomware più aggressivi, esfiltrazione dei dati
Cyberstorage: la risposta degli IT manager italiani a ransomware sempre più sofisticati. Negli ultimi anni lo scenario è cambiato: ransomware più aggressivi, esfiltrazione dei dati
Oltre 320 aziende sono state violate da gruppi legati alla Corea del Nord(DPRK) con attacchi potenziati dall’AI generativa. Gli attori delle minacce sfruttano gli agenti
Gli specialisti della sicurezza di Sophos hanno attirato l’attenzione su un attacco informatico in cui aggressori sconosciuti hanno utilizzato lo strumento forense open source Velociraptor
Il gruppo di hacker LunaLock ha aggiunto un nuovo elemento al classico schema di estorsione, facendo leva sui timori di artisti e clienti. Il 30
Gli hacker hanno preso di mira l’Ordine dei giornalisti del Lazio. Il presidente Guido D’Ubaldo ha avvertito i colleghi tramite una PEC: Un ransomware di
Sophos ha messo in guardia da una pratica sempre più sofisticata da parte degli aggressori: l’utilizzo di strumenti di sicurezza informatica legittimi nell’ambito della tattica
Il ransomware continua a rappresentare una delle minacce più pervasive e dannose nel panorama della cybersecurity globale. Nel consueto report “DarkMirror” realizzato dal laboratorio di
Check Point Research (CPR), la divisione di Threat Intelligence di Check Point Software Technologies Ltd pioniere e leader globale nelle soluzioni di sicurezza informatica, ha
Microsoft lancia l’allarme: il gruppo di cybercriminali Storm-0501 si è evoluto. Niente più attacchi “classici” alle macchine on-premise, niente più ransomware che cripta file locali.
Una sintesi essenziale del principio che si può estrarre dal provv. n. 271 del 29 aprile 2025 dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali