Un uomo paralizzato ritorna a camminare grazie ad una interfaccia neurale cervello-spinale
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
970x20 Itcentric
Crowdstrike 320×100
Un uomo paralizzato ritorna a camminare grazie ad una interfaccia neurale cervello-spinale

Un uomo paralizzato ritorna a camminare grazie ad una interfaccia neurale cervello-spinale

Redazione RHC : 25 Maggio 2023 09:52

Gli scienziati del Politecnico federale di Losanna hanno sviluppato e impiantato una “interfaccia cervello-spinale” che crea una connessione diretta tra il cervello e il midollo spinale. Grazie a questo dispositivo, un paraplegico è stato in grado di camminare di nuovo naturalmente dopo un decennio dall’infortunio.

Il dispositivo è costituito da due impianti: uno nel cervello, l’altro nel midollo spinale

Un impianto nel cervello monitora le intenzioni di movimento della persona e le trasmette in modalità wireless a un’unità esterna che la persona indossa sulla schiena. 


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Il blocco interpreta le intenzioni come comandi, che vengono poi rispediti attraverso il secondo impianto di stimolazione muscolare.

La prima persona a testare questa tecnologia

La prima persona a testare il dispositivo è stata Gert-Jan Oskam, 40 anni, rimasta paralizzata dopo un incidente motociclistico in Cina più di dieci anni fa. A seguito dell’infortunio, le sue gambe, braccia e busto sono state danneggiate.

“Il mio sogno era tornare a camminare e credevo fosse possibile”, ha detto Oskam in una conferenza stampa questa settimana. “Ho provato molte cose prima e ora devo imparare a camminare di nuovo normalmente, come naturalmente, perché è così che funziona il sistema”.

Oskam ha affermato di essere in grado di camminare almeno 100 metri (circa 330 piedi) al giorno e di stare in piedi senza il supporto delle mani per diversi minuti. Ha notato che il dispositivo facilita notevolmente la sua vita quotidiana, ad esempio, quando aveva bisogno di dipingere qualcosa e non c’era un assistente: si è semplicemente alzato e l’ha fatto da solo.

Precedenti ricerche hanno dimostrato che impulsi elettrici mirati possono stimolare le aree del piede necessarie per camminare.

Scopriamo questa nuova tecnologia

La nuova tecnologia fornisce movimenti più fluidi e un migliore adattamento ai cambiamenti del terreno, in quanto ripristina la comunicazione tra due aree del sistema nervoso centrale che è stata interrotta a causa di una lesione del midollo spinale, affermano i ricercatori.

Oskam aveva precedentemente impiantato dispositivi di stimolazione, ma doveva eseguire un certo movimento per attivare la stimolazione. Il dottor Gregoire Curtin ha affermato che questa stimolazione è diversa in quanto Oskam ha “il pieno controllo sui parametri di stimolazione, il che significa che può fermarsi, può camminare, può salire le scale”.

Dopo le operazioni di impianto del dispositivo, la connessione tra i sistemi nervosi è stata stabilita rapidamente. Oskam ha iniziato a muoversi il ​​giorno successivo all’allenamento.

Inoltre la connessione rimane affidabile per più di un anno, compreso il tempo che Oskam ha trascorso a casa. Il dispositivo è stato testato per la prima volta da Oskam, ma i ricercatori vedono grandi promesse nel suo utilizzo. Questo studio conferma la possibilità di creare una connessione neurologica tra il cervello e il midollo spinale, e la connessione avviene rapidamente. 

Ampliare la portata di questa connessione può anche aiutare le persone con paralisi delle mani e delle braccia o che hanno avuto un ictus. Ma vorrebbero ridurre le dimensioni del sistema per renderlo più portatile.

“Il concetto di un ponte digitale tra il cervello e il midollo spinale preannuncia una nuova era nel trattamento dei disturbi del movimento dovuti a disturbi neurologici”, hanno scritto i ricercatori.

Differenze tra BCI e interfaccia cervello-spinale

Una BCI (Brain-Computer Interface) e un’interfaccia cervello-spinale sono entrambe tecnologie che permettono la comunicazione tra il cervello umano e dispositivi esterni, ma si differenziano per il loro scopo e la loro applicazione.

Una BCI è progettata per stabilire una connessione diretta tra il cervello e un computer o un dispositivo elettronico, consentendo all’utente di controllare e comunicare con il dispositivo attraverso segnali cerebrali. Le BCI possono essere utilizzate per molteplici scopi, tra cui il controllo di protesi, l’assistenza nella riabilitazione di pazienti con disabilità motorie, la comunicazione per individui con disturbi del movimento e persino per scopi di ricerca scientifica. Le BCI rilevano i segnali elettrici generati dal cervello, come le onde cerebrali, e li traducono in comandi che possono essere interpretati dal dispositivo esterno.

Un’interfaccia cervello-spinale invece si concentra sulla connessione tra il cervello e il midollo spinale. Questa tecnologia mira a ripristinare la funzionalità motoria e sensoriale nelle persone con lesioni del midollo spinale. L’obiettivo principale dell’interfaccia cervello-spinale è consentire al cervello di comunicare direttamente con le strutture del midollo spinale, bypassando l’area danneggiata, al fine di ripristinare la trasmissione di segnali motori e sensoriali. Questo può consentire a una persona con una lesione del midollo spinale di controllare volontariamente i movimenti degli arti paralizzati o di recuperare alcune sensazioni tattili.

In sintesi, una BCI si concentra sulla comunicazione diretta tra il cervello e un dispositivo esterno, mentre un’interfaccia cervello-spinale punta a ripristinare la comunicazione tra il cervello e il midollo spinale per ripristinare la funzionalità motoria e sensoriale nelle persone con lesioni spinali.

Entrambe le tecnologie hanno il potenziale per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, consentendo loro di interagire con il mondo esterno in modi innovativi e significativi.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Gli attacchi ransomware diminuiscono nel 2024, ma l’economia criminale rimane in espansione
Di Redazione RHC - 09/12/2025

Secondo un rapporto pubblicato di recente dal Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), l’attività globale del ransomware ha raggiunto il picco nel 2023, per poi crollare nel 2024. Questo calo...

Immagine del sito
Vulnus vs. Bug: il Coaching tra maschere pirandelliane e patch di sistema
Di Daniela Linda - 09/12/2025

Siamo connessi, connessi a tutto, iperconnessi. La nostra vita professionale e sociale è scandita da deadline strettissime e da un’asticella che viene continuamente alzata, dobbiamo spingere. Ci im...

Immagine del sito
Il 12 Dicembre a Roma, il summit IISFA: Cybercrime e Intelligenza Artificiale
Di Redazione RHC - 09/12/2025

Il Centro Congressi Frentani ospiterà il 12 dicembre la conferenza “Cybercrime, Artificial Intelligence & Digital Forensics”, l’evento annuale organizzato da IISFA – Associazione Italiana...

Immagine del sito
Quale e-commerce italiano presto sarà compromesso? La vendita degli accessi nel Dark Web
Di Redazione RHC - 09/12/2025

Un nuovo post pubblicato poche ore fa sul forum underground Exploit rivela l’ennesima offerta criminale legata alla vendita di accessi a siti compromessi. L’inserzionista, un utente storico del fo...

Immagine del sito
L’Australia vieta i social media agli adolescenti: dal 10 dicembre divieto al di sotto di 16 anni
Di Redazione RHC - 08/12/2025

In Australia, a breve sarà introdotta una normativa innovativa che vieta l’accesso ai social media per i minori di 16 anni, un’iniziativa che farà scuola a livello mondiale. Un’analoga misura ...