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95 milioni di specialisti IT perderanno il lavoro a causa dell’Intelligenza artificiale. I Giganti tecnologici si uniscono per studiare il fenomeno

Redazione RHC : 5 Aprile 2024 14:58

Le principali aziende tecnologiche a livello mondiale, tra cui giganti come IBM, Cisco, Google, Microsoft, Intel e SAP, si sono unite per creare un consorzio che mira a studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sui posti di lavoro.

L’iniziativa coinvolgerà anche consulenti della Federazione americana del lavoro, DigitalEurope e Khan Academy.

L’obiettivo del consorzio è studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale sui 56 lavori ICT che hanno maggiori probabilità di essere automatizzati. IBM stima che questi ruoli comprendano l’80% dei TOP 45 lavori ICT. Il lavoro del gruppo si basa sull’idea che l’intelligenza artificiale può sostituire fino al 30% dei compiti che non prevedono l’interazione diretta con i clienti.

In risposta a queste sfide, il consorzio prevede di raccomandare e supportare programmi di formazione per gli studenti che desiderano cambiare carriera e per i professionisti IT esistenti per prepararli a passare a ruoli che l’intelligenza artificiale non è in grado di padroneggiare.

L’iniziativa ha trovato il sostegno dell’amministrazione presidenziale americana. Il segretario al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo ha elogiato gli sforzi del consorzio per affrontare le nuove esigenze di forza lavoro in un contesto di rapidi progressi nell’intelligenza artificiale, sottolineando l’intersezione tra sicurezza economica e sicurezza nazionale.

Nel mezzo delle discussioni sull’impatto positivo dell’intelligenza artificiale sulla produttività, come Microsoft Copilot per Office 365, Google Gemini per Workspaces e SAP Coding Assistant, c’è un focus sul potenziale dell’intelligenza artificiale di ridurre l’organico, sottolineando l’importanza dei programmi di riqualificazione.

Secondo i piani del consorzio, nei prossimi 10 anni si prevede di riqualificare e aiutare nella transizione verso nuove posizioni oltre 95 milioni di specialisti IT. Molti di questi troveranno impiego con ruoli di ingegneria delle query dell’intelligenza artificiale, anche se la ricerca ha scoperto che l’intelligenza artificiale può essere più efficace nel gestire tali compiti da sola.

La nuova iniziativa sembra essere un passo responsabile nel contesto dell’automazione dei posti di lavoro con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, nonché in materia di riqualificazione tempestiva del personale per le specialità più richieste, in modo che milioni di persone non diventino disoccupate in un batter d’occhio. un occhio.

Questo processo deve essere fluido e attento per evitare conseguenze negative per i lavoratori e per l’economia nel suo complesso.

Redazione
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