
Redazione RHC : 9 Gennaio 2023 10:59
Adobe analizza automaticamente i contenuti degli utenti di Creative Cloud per addestrare algoritmi di intelligenza artificiale. Lo afferma il gruppo no profit indipendente Krita Foundation.
Adobe afferma che l’azienda può analizzare i contenuti degli utenti utilizzando l’apprendimento automatico per sviluppare e migliorare i propri prodotti e servizi.
L’accesso ai dati utente è automaticamente disponibile per Adobe, ma può essere disabilitato nelle impostazioni.
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
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Questa politica si applica a immagini, audio, video, testo o documenti archiviati sui server cloud di Adobe.
La società ha dichiarato di non visualizzare i contenuti elaborati o archiviati localmente sui dispositivi degli utenti. Inoltre, Adobe non utilizza le informazioni sull’account del cliente Creative Cloud.
“Quando analizziamo i tuoi contenuti, li combiniamo prima con altri e quindi utilizziamo il materiale aggregato per addestrare i nostri algoritmi e migliorare i nostri prodotti e servizi”
ha affermato la società in una nota.
Questa analisi dei contenuti consente ad Adobe di creare i propri set di dati di formazione AI senza dover raccogliere materiali di formazione dal Web.
Sebbene Adobe abbia creato una serie di applicazioni AI, la società non dispone ancora di un proprio prodotto text-to-image. Il contenuto raccolto verrà utilizzato, tra le altre cose, per creare una tale rete neurale.
In precedenza è stato riferito che Adobe Stock sta già vendendo immagini create con DALL-E, Stable Diffusion e altre reti neurali generative.
Redazione
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