
Centinaia di milioni di utenti di smartphone hanno dovuto affrontare il blocco dei siti web pornografici e l’obbligo di verifica dell’età. Nel Regno Unito è in vigore la verifica obbligatoria dell’identità sui siti web per adulti e leggi simili stanno per essere introdotte in alcuni stati degli Stati Uniti e in Italia.
In risposta a tutto questo, le VPN, servizi che consentono agli utenti di nascondere la propria posizione reale e aggirare le restrizioni, hanno registrato una crescita esponenziale.
Come sottolinea la BBC, dall’entrata in vigore dell’Online Safety Act nel Regno Unito, le registrazioni a Proton VPN sono aumentate di oltre il 1.400%, mentre NordVPN ha registrato un aumento del 1.000% negli abbonamenti. Secondo TechRadar nel Regno Unito sono stati scaricati 10,7 milioni di app VPN nella prima metà del 2025.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Ora, le autorità britanniche stanno discutendo la possibilità di vietare completamente le VPN. Iniziative simili sono emerse negli Stati Uniti: in particolare, nel Wisconsin è stata proposta una proposta di legge che renderebbe illegale l’accesso a “contenuti per adulti” tramite VPN.
Progetti simili sono allo studio anche nel Michigan, dove i rappresentanti di Proton si sono espressi contro tali misure.
Gli esperti ritengono che tali restrizioni minaccino la libertà di Internet. Le VPN rimangono uno strumento essenziale nei paesi sottoposti a censura, consentendo alle persone di leggere notizie, utilizzare i social media e le app di messaggistica.
Nel frattempo, Google ha emesso un nuovo avviso, sottolineando che i truffatori stanno mascherando app dannose come VPN legittime. L’azienda consiglia di scaricare tali servizi solo da fonti ufficiali e di prestare attenzione alle autorizzazioni: una VPN non dovrebbe richiedere l’accesso a contatti o messaggi personali.
Secondo Google, le app dannose possono distribuire spyware e rubare password, dati bancari e wallet di criptovalute. L’azienda ha anche osservato che scaricare VPN gratuite o discutibili aumenta il rischio di infezione del dispositivo e di perdita di dati.
Red Hot Cyber raccomanda di non scaricare mai app VPN da siti non ufficiali o da link trovati casualmente su internet, poiché molti di questi pacchetti possono contenere codice malevolo (come infostealer, RAT, spayware e malware in generale). Prima di installare un’app, è buona pratica verificare lo sviluppatore, leggere le recensioni reali, e controllare che le autorizzazioni richieste siano coerenti con le funzioni di una VPN. Un’app che chiede accesso a fotocamera, microfono o contatti è un chiaro segnale di pericolo.
Gli esperti avvertono inoltre che, se i governi dovessero vietare l’uso delle VPN, molti utenti finirebbero per rivolgersi a versioni illegali o modificate, creando un vero e proprio “paradiso per gli hacker” e rendendo di fatto impossibile mantenere buoni standard di sicurezza online.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Pier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…

Quando si parla di sicurezza informatica, non si può mai essere troppo prudenti. Inoltre quando si parla di backdoor (o di presunte tali), la domanda che segue è: chi l’ha inserita? Era per scopo di…

Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…

L’analisi che segue esamina il vettore di attacco relativo alla CVE-2025-47761, una vulnerabilità individuata nel driver kernel Fortips_74.sys utilizzato da FortiClient VPN per Windows. Il cuore della problematica risiede in una IOCTL mal gestita che…

Una vulnerabilità critica è stata individuata in MongoDB, tra le piattaforme di database NoSQL più utilizzate a livello globale. Questa falla di sicurezza, monitorata con il codice CVE-2025-14847, permette agli aggressori di estrarre dati sensibili…