Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Anonymous e LulzSec: quando una “a” al posto di una “e” basta per carpire la fiducia degli utenti.

Redazione RHC : 4 Giugno 2020 08:48

Ne avevamo parlato ieri del fatto che il #cybercrime si sta preparando, e avvierà a breve una serie di attività/frodi a seguito del fenomeno “virale” introdotto dall’APP #immuni.

Ma ecco che ieri #Anonymous e #LulzSec ci spiegano, quanto occorre essere attenti ad ogni “piccolo particolare”, facendoci pensare all’inizio ad un “deface” della Bending #Spoons, quando invece si trattava di un #sito #fake.

Infatti gli attivisti hanno registrato il dominio www.b”a”ndingspoons.it inserendo una “a” al posto della “e” e su tale sito è stata ricreato il sito della Banding Spoons, dove nella sezione “team” spunta il logo di Anonymous che riporta “BendingSpoons ha da sempre avuto grande accuratezza nella gestione dei dati personali, ed è per questo che ha il piacere di comunicarvi che ha iniziato una proficua collaborazione con l’ala italiana di Anonymous e LulzSec. Presto inaugureremo questa collaborazione con un viaggio a Bali! #StayTuned”


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Ma il sito ufficiale della Banding Spoons non è quello, ma www.b”a”ndongspoons.it.

Questo ci fa comprendere quanto occorre prestare attenzione alle campagne di #phishing che molto probabilmente verranno avviate nei prossimi giorni e che la “#deception”, alla fine può portare danni anche per chi non è stato davvero hackerato.

Facciamo massima attenzione!

#redhotcyber #cybersecurity

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Ha 13 anni e ha hackerato Microsoft Teams! La storia di Dylan, uno tra i più giovani bug hunter

A soli 13 anni, Dylan è diventato il più giovane ricercatore di sicurezza a collaborare con il Microsoft Security Response Center (MSRC), dimostrando come la curiosità e la perseveranza...

Truffe e Schiavitù Digitali: La Cambogia è la Capitale Mondiale della Frode Online

Secondo un nuovo rapporto del gruppo per i diritti umani Amnesty International, pubblicato dopo quasi due anni di ricerche sulla situazione, la Cambogia resta un punto caldo sulla mappa mondiale della...

Dopo aver criptato mezzo mondo, Hunters International chiude! Distribuito gratuitamente il Decryptor

Hunters International, il gruppo responsabile di uno dei più grandi attacchi ransomware degli ultimi anni, ha annunciato ufficialmente la cessazione delle sue attività. In una dichiarazione ...

Da AI white ad AI black il passo è breve. Nuovi strumenti per Script Kiddies bussano alle porte

I ricercatori di Okta  hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...