
Redazione RHC : 10 Giugno 2020 21:50
Mezzo milione di download in 24 ore, due milioni dopo pochi giorni.
Ma per essere efficace e quindi tracciare nel modo corretto il contagio, l’#APP dovrebbe essere “funzionante”, attenzione parliamo di “funzionante”, sul 60% dei device degli #italiani.
Ma se facciamo una rapida percentuale, ad oggi, l’APP #IMMUNI è stata scaricata solo dal 3% della popolazione Italiana, quindi mancano ancora all’appello il 57% degli italiani, pari a circa 34 Milioni di persone.
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
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Da tenere in considerazione che in altri paesi, quali la #Norvegia e l’#Australia, a soli 5 giorni dal lancio, le APP mobile per il tracciamento dei contagi sono state scaricate dal 20-25% della popolazione.
L’APP mobile, deve inoltre essere funzionante e quindi non avere problematiche di “obsolescenza” dello smartphone, oltre ad aver attivo il #bluetooth. I dati statistici inoltre riportano che dopo un giorno, circa il 90% delle persone la disinstalla.
Un percorso in salita, causato sia dalle polemiche, dalla poca trasparenza, dalle incompetenze, ma anche dal fatto, ancora più importante che siamo Italiani.
#redhotcyber #cybersecurity #privacy #immuni #tracciamento #covid #coronavirus
Redazione
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