Arriva HashJack: basta un "#" e i browser AI iniziano a vaneggiare
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Enterprise BusinessLog 970x120 1
Banner Mobile
Arriva HashJack: basta un “#” e i browser AI iniziano a vaneggiare

Arriva HashJack: basta un “#” e i browser AI iniziano a vaneggiare

Redazione RHC  27 Novembre 2025 07:59

I ricercatori di Cato Networks hanno scoperto un nuovo tipo di attacco ai browser basati su intelligenza artificiale chiamato HashJack. I ricercatori hanno utilizzato il simbolo “#” negli URL per iniettare comandi nascosti, eseguiti dagli assistenti AI dei browser, aggirando tutte le tradizionali misure di sicurezza.

L’attacco HashJack sfrutta il fatto che le parti di un URL dopo il carattere “#” non lasciano mai il browser né raggiungono il server.

Gli aggressori possono aggiungere il carattere “#” alla fine di un URL legittimo e quindi inserire prompt dannosi. Di conseguenza, quando un utente interagisce con una pagina tramite un assistente di intelligenza artificiale integrato (come Copilot in Edge, Gemini in Chrome o il browser Comet di Perplexity), queste istruzioni nascoste vengono elaborate dal modello linguistico ed eseguite come istruzioni legittime.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Gli esperti definiscono questo attacco “la prima iniezione indiretta di prompt in grado di trasformare qualsiasi sito web legittimo in un vettore di attacco”.

Durante i test, i ricercatori hanno dimostrato diversi scenari di sfruttamento per HashJack. Ad esempio, i browser AI con funzionalità basate su agenti (come Comet) possono essere indotti con l’inganno a trasmettere i dati degli utenti a server controllati dagli aggressori. Altri assistenti AI possono essere indotti con l’inganno a visualizzare link di phishing o istruzioni fuorvianti.

Le conseguenze di tali attacchi includono il furto di dati, il phishing, la diffusione di informazioni errate e possono persino danneggiare la salute dell’utente (ad esempio, se l’intelligenza artificiale fornisce raccomandazioni errate sul dosaggio dei farmaci).

“Questo è particolarmente pericoloso perché il tasso di successo è molto più alto rispetto al phishing tradizionale. Gli utenti visualizzano un sito web familiare e si fidano ciecamente delle risposte dell’assistente AI”, spiega Vitaly Simonovich, ricercatore di Cato Networks.

I ricercatori hanno informato gli sviluppatori di Perplexity della loro scoperta a luglio, e Google e Microsoft hanno fatto lo stesso ad agosto. Le reazioni sono state contrastanti: Google ha classificato il problema come “comportamento previsto”, ha assegnato un livello di gravità basso e si è rifiutata di implementare una correzione, mentre Microsoft e Perplexity hanno rilasciato patch per i loro browser.

I rappresentanti di Microsoft hanno sottolineato che l’azienda considera la protezione contro le iniezioni indirette di prompt un “processo continuo” e indaga a fondo su ogni nuova variante di tali attacchi.

Nel loro rapporto, i ricercatori sottolineano che i metodi di difesa tradizionali sono impotenti contro gli attacchi HashJack. Pertanto, affrontare tali problemi richiede difese multilivello, tra cui la gestione e il controllo dell’uso di strumenti di intelligenza artificiale, il blocco di frammenti di URL sospetti sul lato client, la limitazione dell’elenco degli assistenti di intelligenza artificiale consentiti e il monitoraggio attento dell’attività dei browser con funzionalità di intelligenza artificiale.

Infatti, le organizzazioni ora devono analizzare non solo i siti web stessi, ma anche la combinazione “browser + assistente AI” che elabora il contesto nascosto.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • attacco AI
  • browser
  • Cato Networks
  • furto di dati
  • HashJack
  • HashJack attacco
  • iniezione di prompt
  • Intelligenza artificiale
  • phishing
  • sicurezza
Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Linee Rosse e Limiti Etici nell’OSINT: Quando la Ricerca Oltrepassa il Confine della Legalità
Di Alexandro Irace - 17/12/2025

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...

Immagine del sito
La psicologia delle password. Non proteggono i sistemi: raccontano le persone
Di Simone D'Agostino - 17/12/2025

La psicologia delle password parte proprio da qui: cercare di capire le persone prima dei sistemi. Benvenuti in “La mente dietro le password”, la rubrica che guarda alla cybersecurityda un’angol...

Immagine del sito
Se pensavi che la VPN servisse a proteggerti… ripensaci!
Di Redazione RHC - 16/12/2025

Le estensioni del browser sono da tempo un modo comune per velocizzare il lavoro e aggiungere funzionalità utili, ma un altro caso dimostra con quanta facilità questo comodo strumento possa trasform...

Immagine del sito
Supply Chain. Aggiornavi Notepad++ e installavi malware: cosa è successo davvero
Di Redazione RHC - 16/12/2025

Una nuova versione, la 8.8.9, del noto editor di testo Notepad++, è stata distribuita dagli sviluppatori, risolvendo una criticità nel sistema di aggiornamento automatico. Questo problema è venuto ...

Immagine del sito
Pornhub: esposta la cronologia dei membri Premium. Scopriamo cos’è successo
Di Luca Galuppi - 16/12/2025

Questa non è la classica violazione fatta di password rubate e carte di credito clonate.È qualcosa di molto più delicato. Il data breach che ha coinvolto Pornhub nel dicembre 2025 rappresenta uno d...