
Giovedì scorso, la multinazionale giapponese Asahi, leader nel settore della birra, ha comunicato che a settembre un attacco informatico di tipo ransomware ha portato al furto dei dati personali di all’incirca 2 milioni di individui, con un impatto considerevole.
All’inizio di ottobre, il gruppo ransomware Qilin ha aggiunto Asahi al suo sito di fuga di notizie basato su Tor, sostenendo di aver rubato 27 gigabyte di dati. Pochi giorni prima, Asahi aveva annunciato che degli hacker avevano sottratto dati dai suoi sistemi. Ora ha confermato che nell’attacco sono state compromesse informazioni personali.
Secondo l’azienda, sono stati rubati nomi, indirizzi, numeri di telefono e indirizzi e-mail di 1.525.000 persone che hanno contattato il servizio clienti. Gli hacker hanno anche esfiltrato i nomi, gli indirizzi e i numeri di telefono di 114.000 persone a cui Asahi aveva inviato messaggi in precedenza.
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Inoltre, sono stati rubati nomi, indirizzi, numeri di telefono, indirizzi email, date di nascita e informazioni sul genere di 107.000 dipendenti Asahi. Gli hacker hanno anche rubato nomi, date di nascita e informazioni sul genere di 168.000 familiari di dipendenti attuali ed ex dipendenti.
Asahi ha sottolineato che le informazioni compromesse variano da persona a persona e che non sono state rubate informazioni relative alla carta di credito. L’azienda ha spiegato che gli autori della minaccia hanno hackerato le apparecchiature di rete e le hanno utilizzate per compromettere la rete del suo data center.
“Il ransomware è stato distribuito simultaneamente, crittografando i dati su più server attivi e su alcuni dispositivi PC connessi alla rete”, ha affermato l’azienda. Ha inoltre spiegato che si sta adoperando per contenere il ransomware e che ripristinerà gradualmente solo i sistemi e i dispositivi la cui protezione è stata confermata.
“Stiamo facendo tutto il possibile per ottenere il ripristino completo del sistema il più rapidamente possibile, implementando al contempo misure per prevenire il ripetersi di tali problemi e rafforzando la sicurezza delle informazioni in tutto il Gruppo”, ha affermato Atsushi Katsuki, presidente e CEO di Asahi Group.
In un commento inviato via e-mail, il senior manager di Immersive, Kevin Marriott, ha sottolineato che Qilin è nota per aver fatto trapelare dati rubati ad aziende che non pagano il riscatto e che i clienti di Asahi dovrebbero continuare a monitorare gli aggiornamenti.
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