
Redazione RHC : 30 Giugno 2023 14:07
Autore: Edoardo Bavaro.
Come abbiamo riportato poco fa, il sito dell’Università degli Studi di Salerno è stato colpito da un attacco informatico. Sembrerebbe – dalle nostre fonti – che si tratti di un attacco di tipo ransomware, sferrato dalla cyber gang emergente dei criminal hacker Rhysida e che l’Università stia a breve emanando un comunicato stampa.
Al momento risultano in corso le analisi ma sembrerebbe che i 3 server piu importanti del front-end web siano stati cifrati e questo ha comportato l’idisponibilota’ dei servizi. È anche vero che alcune sezioni dei server sono sempre rimaste online come ad esempio i profili studenti per poter prenotare appelli o il calendario esami
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Sembrerebbe anche che una delegazione della Polizia Postale, vista la criticità, si sia recata urgentemente sul posto per analizzare al meglio la cosa.
Si tratta di un altro incidente informatico che ha compromesso la sicurezza del suo sito web e di alcune tecnologie interne. Questo episodio risulta particolarmente preoccupante in quanto si tratta di un’ulteriore violazione dopo un attacco avvenuto nel 2017.
Al momento della stesura di questo articolo, non si conoscono ancora i danni effettivi causati dall’attacco o se siano avvenute fuoriuscite di dati sensibili. Tuttavia, è fondamentale affrontare la situazione con grande attenzione e vigilanza, in modo da proteggere gli utenti e prevenire possibili conseguenze negative.
L’Università di Salerno, in collaborazione con esperti di sicurezza informatica, sta attualmente indagando sull’incidente per determinare la natura dell’attacco, le sue cause e le conseguenze per la sicurezza dei dati degli utenti.

È di fondamentale importanza per l’università fornire una risposta tempestiva e adeguata a questa situazione per garantire la protezione dei dati degli studenti, dei docenti e del personale amministrativo.
Al momento, sul Data Leak Site della cybergang Rhysida non è presente la rivendicazione dell’attacco, ma sappiamo che a momenti sta per arrivare un comunicato dell’università che prontamente sta avvertendo dell’attacco.
Nel frattempo, il sito web dell’Università di Salerno e alcune tecnologie interne risultano offline ma non sappiamo se questo è una conseguenza dell’attacco o se messe offline dall’ateneo come precauzione per prevenire ulteriori danni e intrusione nel sistema.

Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia costante per le organizzazioni di qualsiasi settore, compreso quello accademico. Gli hacker sono sempre più sofisticati e determinati a sfruttare eventuali falle nella sicurezza per accedere a dati sensibili e causare danni significativi. È pertanto fondamentale che le istituzioni investano nella protezione dei propri sistemi informatici e nell’educazione degli utenti sulla sicurezza informatica.
Gli utenti del sito dell’Università di Salerno sono invitati a seguire le comunicazioni ufficiali dell’università per essere aggiornati sugli sviluppi della situazione e per prendere eventuali precauzioni necessarie per proteggere i propri dati personali. È consigliabile anche adottare buone pratiche di sicurezza informatica, come l’utilizzo di password complesse, l’aggiornamento regolare dei software e l’evitare di cliccare su link o allegati sospetti.
In conclusione, l’attacco informatico al sito dell’Università degli Studi di Salerno rappresenta un serio problema che richiede la massima attenzione e una risposta efficace.
È fondamentale che l’università adotti misure appropriate per proteggere i dati sensibili dei suoi utenti e per prevenire future violazioni della sicurezza. Solo attraverso un impegno costante nella sicurezza informatica sarà possibile affrontare efficacemente le minacce digitali in evoluzione.
Al momento non risulta alcuna informativa sul sito riguardo il presunto attacco informatico.
Come nostra consuetudine, lasciamo spazio ad una dichiarazione dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda e saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Redazione
Piaccia o meno, l’invio di un’email a un destinatario errato costituisce una violazione di dati personali secondo il GDPR. Ovviamente, questo vale se l’email contiene dati personali o se altrime...

Nel gergo dei forum underground e dei marketplace del cybercrime, il termine combo indica un insieme di credenziali rubate composto da coppie del tipo email:password. Non si tratta di semplici elenchi...

Sulla veranda di una vecchia baita in Colorado, Mark Gubrud, 67 anni, osserva distrattamente il crepuscolo in lontananza, con il telefono accanto a sé, lo schermo ancora acceso su un’app di notizie...

Anthropic ha rilasciato Claude Opus 4.5 , il suo nuovo modello di punta, che, secondo l’azienda, è la versione più potente finora rilasciata e si posiziona al vertice della categoria nella program...

Il lavoro da remoto, ha dato libertà ai dipendenti, ma con essa è arrivata anche la sorveglianza digitale. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un articolo riportando che tali strumenti di monitor...