Redazione RHC : 21 Maggio 2021 07:00
Il Titolo del più giovane miliardario autodidatta nell’elenco annuale dei miliardari mondiali di Forbes è stato assegnato al ventiseienne Austin Russell, secondo l’elenco pubblicato ad aprile di questo anno.
Russell è entrato a far parte del club dei miliardari subito dopo che la sua azienda, Luminar Technologies, è stata quotata al Nasdaq attraverso una fusione nel dicembre dello scorso anno. Secondo l’elenco, il suo patrimonio netto è di 2,4 miliardi di dollari (Austin possiede 104,7 milioni di azioni Luminar, circa un terzo del suo capitale in circolazione) e all’epoca aveva solo 25 anni.
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Di seguito vengono riportati i primi 10 miliardari della storia al di sotto dei 30 anni.
Russell, secondo quanto riportato da Forbes, stava collezionando risultati notevoli molto prima del suo nuovo status di miliardario.
Aveva memorizzato la tavola periodica degli elementi a 2 anni e ha ri-cablato la sua console di gioco Nintendo DS in un rozzo telefono cellulare quando era in prima media dopo che i suoi genitori gli avevano proibito di averne uno. A 13 anni, ha depositato il suo primo brevetto: un sistema di riciclaggio che cattura l’acqua degli irrigatori per il giardinaggio per ridurre le acque reflue.
La maggior parte della sua tarda adolescenza fu trascorsa all’Università della California presso l’Irvine Beckman laser Institute prima che decidesse di iscriversi alla Stanford. Ad oggi, afferma di aver imparato la maggior parte di ciò che sa da Wikipedia e da YouTube .
Luminar, produce sensori per auto a guida autonoma (la Luminar Technologies), che è stata fondata da lui dopo aver ricevuto una borsa di studio di 100.000 dollari dall’investitore miliardario Peter Thiel nel 2012. All’epoca stava studiando a Stanford e alla fine prese la decisione di abbandonare gli studi per avviare la propria azienda. I sensori sviluppati da Luminar Technologies sono stati visti in veicoli sviluppati da rinomate case automobilistiche come Volvo e Toyota.
Questi sensori, si basano sulla tecnologia LIDAR che utilizza impulsi luminosi per formare una mappa 3D di ciò che circonda l’auto e consentendole così di comprendere meglio il percorso e superare gli ostacoli. Sorprendentemente, questa tecnologia non viene utilizzata dalle auto a guida autonoma di Tesla che usa invece una serie di telecamere esterne che si accoppiano con il software “Full Self-Driving” di Tesla.
Le abilità di Russell si estendono oltre il laboratorio fino alla sala del consiglio, secondo Alec Gores, un membro del Board della Luminar, che ha curato la special purpose acquisition company (SPAC):
“Quando stavamo negoziando, era in cima a tutti i piccoli dettagli. I sessantenni che lavorano nel settore da 40 anni non capivano queste cose, ma lui si è preso del tempo per studiare la SPAC. Sto guardando questo ragazzo e mi sono detto: ha fatto più domande di chiunque abbia fatto questa merda di lavoro da molto tempo.”
Questo significa essere dei visionari, caparbi ed innovatori.
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