Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
970x120
Fortinet 320x100px
Azure sotto attacco: app false che imitano Microsoft Teams e Portale di Azure

Azure sotto attacco: app false che imitano Microsoft Teams e Portale di Azure

23 Ottobre 2025 07:21

Una nuova ondata di inganni digitali ha colpito l’ecosistema Microsoft Azure, dove vulnerabilità appena scoperte hanno consentito ai criminali informatici di creare app dannose che imitavano perfettamente servizi ufficiali come Microsoft Teams o il Portale di Azure. Applicazioni “fake” identiche alle originali, capaci di trarre in inganno anche utenti esperti.

La scoperta, firmata dai ricercatori di Varonis, ha rivelato che le misure di sicurezza di Azure, progettate per bloccare i nomi riservati, potevano essere bypassate utilizzando caratteri Unicode invisibili. Inserendo caratteri come il Combining Grapheme Joiner (U+034F) tra le lettere, ad esempio in “Az͏u͏r͏e͏ ͏P͏o͏r͏t͏a͏l”, gli aggressori riuscivano a registrare app che apparivano legittime ma che il sistema interpretava come diverse. Un trucco subdolo, funzionante con oltre 260 caratteri Unicode, che ha permesso la creazione di app “clonate” con nomi riservati come Power BI o OneDrive SyncEngine.

Screenshot Varonis: esempio di app contraffatta che mostra il nome “Azure Portal” tramite caratteri Unicode invisibili

La vera forza di questo attacco risiedeva nell’inganno visivo: le pagine di consenso delle app contraffatte apparivano autentiche, spesso accompagnate da icone e loghi Microsoft. Molte applicazioni, infatti, non mostrano alcun badge di verifica, e gli utenti, vedendo nomi familiari, finivano per ignorare gli avvisi “non verificato” e concedere permessi completi.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Da lì partiva la seconda fase: e-mail di phishing costruite ad arte portavano le vittime su pagine di consenso falsificate, dove bastava un clic su “Accetta” per concedere token di accesso validi senza nemmeno inserire la password. In altri casi, gli attaccanti utilizzavano il cosiddetto phishing del codice del dispositivo, generando un codice di verifica legittimo per un’app malevola e convincendo la vittima a inserirlo su un portale apparentemente sicuro. In pochi secondi, la sessione veniva dirottata.

Chi lavora su ambienti Microsoft 365 conosce bene la potenza dei consensi applicativi e delegati: le prime permettono a un’app di agire per conto dell’utente, le seconde garantiscono accesso autonomo alle risorse. In mani sbagliate, questi permessi diventano strumenti di accesso iniziale, persistenza e escalation dei privilegi, aprendo la strada a compromissioni su larga scala.

Dopo la segnalazione, Microsoft ha corretto il bug nel bypass Unicode ad aprile 2025 e ha chiuso ulteriori varianti a ottobre 2025. Le patch sono state distribuite automaticamente, senza richiedere interventi diretti da parte dei clienti. Tuttavia, i ricercatori di Varonis sottolineano che il monitoraggio dei consensi, l’applicazione del principio del minimo privilegio e la formazione degli utenti restano elementi essenziali per ridurre il rischio.

Questo episodio dimostra ancora una volta come l’ingegneria sociale resti l’arma più efficace dei criminali informatici. Non servono exploit complessi quando basta una pagina di login perfettamente imitata e un nome familiare per convincere qualcuno a cliccare. Nel mondo del cloud, la fiducia può trasformarsi in una lama a doppio taglio: un consenso apparentemente innocuo può aprire le porte dell’intero tenant e compromettere seriamente la sicurezza dell’ambiente Microsoft 365.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • #cybercrime
  • #sicurezza informatica
  • #vulnerabilità
  • app dannose
  • Azure Portal
  • cloud security
  • cyber attacchi
  • inganni digitali
  • ingegneria sociale
  • Microsoft Azure
  • microsoft teams
  • minacce informatiche
  • phishing
  • Protezione dati
  • sicurezza online
Immagine del sito
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.

Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sitoHacking
Villager: il framework di pentesting basato su AI che preoccupa la sicurezza globale
Redazione RHC - 26/12/2025

Il team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…

Immagine del sitoInnovazione
Non mangiano, dormono e sbagliano: i soldati della Cina al confine saranno robot
Redazione RHC - 26/12/2025

Il confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…

Immagine del sitoCultura
Dal Game of Life al simbolo degli hacker: la vera storia del Glider
Massimiliano Brolli - 26/12/2025

La cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…

Immagine del sitoCybercrime
EDR Nel mirino: i forum underground mettono in vendita NtKiller
Redazione RHC - 25/12/2025

All’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…

Immagine del sitoCyber Italia
26 milioni di nomi e numeri telefonici di italiani messi all’asta nel Dark Web
Redazione RHC - 24/12/2025

Mentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…