
Redazione RHC : 28 Ottobre 2020 07:08
Tutto è iniziato con un #Commodore 64, ma la passione di Alex Chapman per la programmazione si è cristallizzata in un interesse per l’#hacking #etico dopo un periodo di consulenza professionale all’università.
Da quando si è laureato in #informatica nel 2007, il ricercatore di Londra ha lavorato come Penetration Tester e nella ricerca sulla sicurezza presso Deloitte, Context Information Security e Yahoo.
Ha lavorato anche per #HackerOne e sul programma di divulgazione delle #vulnerabilità di #Yahoo, ma il bug Hunting a tempo pieno lo ha sempre attirato.
Chapman spiega il suo interesse per i sistemi CI/CD e la containerizzazione, nonché perché una maggiore collaborazione tra gli hacker e il coinvolgimento delle aziende nel bug bounty sarebbe un grande vantaggio.
#redhotcyber #cybersecurity #bugbounty #bughunting
https://portswigger.net/daily-swig/amp/collaborative-bug-hunting-could-be-very-lucrative-security-pro-alex-chapman-on-the-future-of-ethical-hacking
Redazione
La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...

La saga sulla sicurezza dei componenti di React Server continua questa settimana. Successivamente alla correzione di una vulnerabilità critica relativa all’esecuzione di codice remoto (RCE) che ha ...

Un nuovo allarme arriva dal sottobosco del cybercrime arriva poche ore fa. A segnalarlo l’azienda ParagonSec, società specializzata nel monitoraggio delle attività delle cyber gang e dei marketpla...

Cisco Talos ha identificato una nuova campagna ransomware chiamata DeadLock: gli aggressori sfruttano un driver antivirus Baidu vulnerabile (CVE-2024-51324) per disabilitare i sistemi EDR tramite la t...

Quanto avevamo scritto nell’articolo “Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin” su Red Hot Cyber il 23 luglio scorso trova oggi pien...