
Redazione RHC : 28 Giugno 2024 18:34
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha adottato il Regolamento unico per le infrastrutture e i servizi cloud per la PA, d’intesa con il Dipartimento per la trasformazione digitale. L’inizio della nuova fase regolatoria, (cd “regime ordinario”), è fissata al 1° agosto 2024 per consentire alle amministrazioni e alle aziende di familiarizzare con le novità.
Il regolamento definisce, armonizzandole in un unico quadro normativo, le misure minime che le infrastrutture come i data center e i servizi cloud devono rispettare per supportare i servizi pubblici.
Il provvedimento descrive come classificare i dati e i servizi digitali, rappresentando, a seconda del livello di importanza e sensibilità delle informazioni, una guida sicura per le Pubbliche Amministrazioni nella individuazione delle soluzioni cloud da acquisire. Per agevolarne la scelta, le PA potranno accedere al catalogo delle infrastrutture cloud disponibili sul sito dell’Agenzia.
Cambia anche il processo di qualificazione, che sarà tutto digitale. I fornitori dei servizi cloud, interessati a ottenere la qualificazione, potranno farlo attraverso il sito dell’Agenzia. Il Regolamento disciplina anche l’utilizzo delle infrastrutture di housing e dei servizi di prossimità (cosiddetti ‘edge computing’).
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Le nuove qualifiche saranno valide per 36 mesi e soggette ad attività di monitoraggio grazie alla quale ACN potrà verificare nel tempo il rispetto dei requisiti necessari al trattamento dei dati e dei servizi in linea con il livello di classificazione. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega all’Innovazione, Alessio Butti, ha sottolineato: “L’adozione del Regolamento unico per le infrastrutture e i servizi cloud per la PA è giunta nel pieno rispetto delle tempistiche previste grazie al lavoro impeccabile svolto dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale.“
Il regolamento rappresenta un passo fondamentale verso un quadro normativo armonizzato, che definisce le misure minime che le infrastrutture, come i data center e i servizi cloud, devono rispettare per supportare i servizi pubblici.
L’innovazione portata da questo regolamento passa anche dal nuovo processo di qualificazione, che ora permette ai fornitori di servizi cloud di ottenere la qualificazione direttamente online”. Il sottosegretario ha inoltre voluto rimarcare come: “In questo modo stiamo promuovendo un approccio innovativo e rigoroso per la trasformazione digitale del Paese, in linea con gli standard più elevati di sicurezza e efficienza”. In occasione dell’adozione del nuovo regime, il Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, ha dichiarato: “Dare stabilità alla regolazione dei servizi cloud rappresenta il raggiungimento di una tappa fondamentale per la nostra Agenzia. L’ambizione è quella di rappresentare, per le PA impegnate nei processi di transizione al cloud, un punto di riferimento che potrà orientarle nella scelta delle soluzioni più congeniali”.
Il DG ha poi aggiunto: “Voglio ricordare che la migrazione al cloud è di per sé una misura organizzativa e tecnica che favorisce una maggiore protezione e sicurezza dei dati. E ci potrà offrire, con l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, quali ad esempio l’Intelligenza artificiale, opportunità straordinarie per lo sviluppo digitale del paese”. Le informazioni sul Regolamento possono essere reperite sul sito dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
Redazione
Anthropic ha rilasciato Claude Opus 4.5 , il suo nuovo modello di punta, che, secondo l’azienda, è la versione più potente finora rilasciata e si posiziona al vertice della categoria nella program...

Il lavoro da remoto, ha dato libertà ai dipendenti, ma con essa è arrivata anche la sorveglianza digitale. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un articolo riportando che tali strumenti di monitor...

ROMA – La profonda crisi istituzionale che ha investito l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha spinto Guido Scorza, componente del Collegio, a un intervento pubblico mirato a ...

Negli ultimi anni, il panorama della sicurezza informatica in Italia ha visto una preoccupante escalation di attacchi, con un aumento significativo dei crimini informatici. Un fenomeno particolarmente...

Quest’autunno, abbiamo avuto un bel po’ di grattacapi con il cloud, non so se ci avete fatto caso. Cioè, AWS, Azure, e dopo Cloudflare. Tutti giù, uno dopo l’altro. Una sfilza di interruzioni ...