
Sandro Sana : 1 Settembre 2023 08:34
La pubblicazione dei dati nelle “underground” o “underground markets” si riferisce all’atto di mettere in vendita o condividere informazioni sensibili o illegali su piattaforme o forum presenti nel cosiddetto “lato oscuro” di Internet, noto come dark web. Questi mercati underground sono accessibili solo tramite specifici software o configurazioni che consentono all’utente di rimanere anonimo, anche se sembra apparentemente difficile, la navigazione nel DarkWeb è estremamente facile ma altresì altamente pericolosa.
Nel contesto della pubblicazione dei dati nelle underground, le informazioni possono includere: Dati personali (come nomi, indirizzi, numeri di telefono, indirizzi email), Dati finanziari (conti bancari, carte di credito, informazioni di transazioni finanziarie), Informazioni di accesso (username, password, indirizzi email e altri dettagli di accesso a account online o servizi), Strumenti e metodi di hacking e Materiale illecito (droghe, armi, dati di carte di credito rubate, informazioni per l’identità falsa, malware e pedopornografia) e altro ancora.
È importante sottolineare che la pubblicazione di dati sensibili nelle underground è un’attività illecita e può comportare conseguenze legali per coloro che vi partecipano. Inoltre, l’acquisto o l’utilizzo di tali dati o materiali è altrettanto illegale e può comportare gravi conseguenze giudiziarie.
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
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La comparsa dei dati personali nel dark web può avvenire in diversi motivi: DataBreach di Aziende Private o Pubbliche Amministrazioni alle quali sono state fornite le proprie informazioni personali che abbiano subito una violazione dei dati; Phishing e truffe online; Malware e spyware installati inconsapevolmente sui propri dispositivi con i quali sarebbe possibile raccogliere le informazioni personali, inclusi username, password, informazioni finanziarie ed in fine utilizzo di WiFi aperte e/o pubbliche non sicure.
Ricorda che non esiste un modo completamente sicuro per evitare che i tuoi dati finiscano sul dark web, esistono però una serie di comportamenti che possono aiutare a rendere le proprie informazioni più sicure.
Una buona regola è quella di essere consapevoli che ogni informazione che viene “condivisa” in internet rimane in modo permanente memorizzata e potrebbe essere utilizzata contro di voi.
La pubblicazione dei dati personali nelle underground o la loro circolazione illegale può comportare diversi rischi:
È importante essere consapevoli di questi rischi e adottare misure di sicurezza per proteggere i propri dati personali. Queste misure includono l’utilizzo di password sicure o MFA, il monitoraggio delle attività finanziarie, l’adozione di soluzioni di sicurezza informatica affidabili e l’attenzione alle potenziali minacce online, come phishing e truffe.
Se scopri che i tuoi documenti di riconoscimento o dati personali sono stati pubblicati o sono in vendita nel dark web, è fondamentale adottare immediatamente alcune misure per proteggere la tua identità e mitigare i potenziali rischi. Ecco cosa puoi fare:
Ricorda che la prevenzione è fondamentale per evitare che i tuoi documenti di riconoscimento finiscano nel dark web. Adotta buone pratiche di sicurezza informatica, come l’utilizzo di password robuste, l’attenzione alle minacce online e l’evitare di condividere informazioni personali sensibili in modo non sicuro.
Sandro Sana
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