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Cyber attack alla Regione Lazio: ora indaga anche l’antiterrorismo.

Redazione RHC : 3 Agosto 2021 13:05

Dopo le recenti dichiarazioni di Zingaretti come “La situazione è seria e molto grave” e che “Stiamo difendendo la nostra comunità da questi attacchi di stampo terroristico.” si è mobilitata la stampa e i media attorno a questa vicenda che di fatto risulta ancora poco chiara.

Sul fatto che sia “grave” lo scopriremo solo dopo aver terminato le indagini forensi, ma che si tratta di “terrorismo”, probabilmente siamo fuori strada.

Se confermato che si tratti del Ransomware Lockbit 2.0, si tratterebbe di RaaS e da cybercrime da profitto e se qualcuno fosse tentato di comprendere meglio questo fenomeno, ne abbiamo parlato approfonditamente con un articolo che racconta come funzionano questi crimini informatici finalizzati all’estorsione.

Ma dopo tali annunci, si è da subito mobilitata sia la polizia postale e giustamente anche un pm del pool dell’antiterrorismo che sta indagando sulla questione.

Lo ha deciso il capo della procura di Roma, Michele Prestipino, una volta che ha preso atto che l’attacco informatico di due giorni fa ha coinvolto un sistema importante come quello del Lazio, mettendo in pericolo dati sensibili di varie personalità dello Stato, come, ad esempio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Intanto, sulla vicenda è tornato a parlare il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ad “Agorà estate” ha ribadito come “non sia stata avanzata alcuna richiesta di riscatto”.

Dopo aver ricordato “che gli attacchi sono proseguiti anche la scorsa notte”, Zingaretti ha precisato che “la campagna vaccinale nel Lazio non è bloccata”.

Anzi ha detto ci fare appello a tutti i cittadini che hanno già prenotato di recarsi nei centri vaccinali.

“E’ sospesa la prenotazione fino a nuovo ordine ma presto riattiveremo anche questa. Si sta lavorando giorno e notte, confidiamo nei prossimi giorni di riaprire il portale delle prenotazioni”.

Ed inoltre ha aggiunto

“Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto nel Lazio con il contenimento della pandemia e con il 70% della popolazione adulta vaccinata. La migliore risposta a questi criminali che tentano di fermarci è andare avanti”

relativamente all’attacco informatico ha detto:

“Noi parliamo di un’Italia in ritardo nel digitale, in realtà quello che sta emergendo è che dobbiamo correre sulla cybersecurity perchè una parte d’Italia è già nella dimensione digitale, forse grazie anche al Covid”.

ribadendo quanto già detto ieri in una conferenza stampa:

“Nessun dato sanitario o finanziario è stato trafugato, anche se quanto accaduto resta molto preoccupante. Tutti i dati sono in sicurezza ora vanno trasferiti su altre piattaforme”.

Ovviamente per esserne certi dobbiampo attendere la fine delle analisi forensi che si stanno attualmente svolgendo.

Redazione
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