Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Cyber Divulgazione: Fine della One-Man-Band? La Community è la Nuova Sicurezza

Stefano Gazzella : 20 Maggio 2025 07:09

Quanto è rilevante il ruolo della community per la creazione di contenuti informativi relativi alla sicurezza cyber? Possiamo dire che è tutta una questione di stile.

O di format. E di volontà.

C’è chi predilige un approccio alla “ve lo spiego io”. Il che risulta sempre meno credibile nel momento in cui c’è la tendenza a proporsi come tuttologi senza mai riconoscere alcun contributo, merito o ispirazione ad altri soggetti. Inoltre, il rischio di transitare dal cringe al cancer diventa piuttosto rilevante.

Gli scenari di sicurezza cyber sono un multiverso particolarmente complesso. Che tenderà a richiedere skill sempre più varie, verticalizzazioni e soprattutto valorizzerà ogni esperienza. Se conoscere i fondamentali è sempre utile, anche sapere da dove si proviene non è male. E no, non significa diventare dei necromanti della tecnologia (necrotek?), ma conoscere la storia della (in)sicurezza e la sua evoluzione nel tempo.

Ci può essere spazio per l’illusione allucinatoria di una one-man-band?

Semmai, ci può essere un gruppo e un frontman. Come in un buon party c’è il face. Ma è un membro del party, per l’appunto. Chi può raccontare meglio una storia, divulgare, farla conoscere. Ma senza il supporto del gruppo sarebbe più nudo di quel Cyber Re che ritiene – errando – di poter silenziare il mondo. Ma prima o poi la realtà, che come ci ricorda Philip K. Dick ha la brutta abitudine di continuare ad esistere nonostante la nostra volontà di negarla, presenta il conto.

Insomma: la community è una mitica forgia di idee per chi fa informazione e divulgazione in ambito cyber. Il quale, beninteso, non è detto che debba essere un esperto (nota: non deve nemmeno presentarsi come “appassionato” nel tentativo di simulare understatement) ma che abbia il rispetto di riconoscere il ruolo della community, così come la dignità delle fonti e dei riconoscimenti, avendo il coraggio di impiegare anche un linguaggio tecnico senza cadere nelle trappole della banalizzazione. E resistere alla tentazione di asservirsi all’hype o al trend del momento.

Instaurare una buona sinergia con la community dà valore all’informazione. Un valore che il pubblico percepisce, dal momento che la domanda di informazione dei lettori – o dei follower – è tutto ciò che inevitabilmente, nel tempo, comanda l’offerta. Una maggiore educazione digitale, che comprende quanto meno una consapevolezza delle tecnologie, delle dinamiche della società digitale e dei comportamenti, comporta una richiesta di contenuti di qualità, interattivi e non forniti “a cucchiaiate” senza ricercare feedback o interazioni.

Dal momento che la moneta spirituale richiesta è quella del tempo e dell’attenzione, relegare il destinatario ad un ruolo passivo è non solo irrispettoso ma è una strategia destinata a fallire nel lungo periodo. Massima resa con un “effetto wow”, ma prima o poi la saturazione arriva.

Al contrario, offrire al lettore l’opportunità di assumere un ruolo attivo ed entrare a far parte della community è quell’azione di ricollocare l’umano al centro che è un intento che oggi tanto si racconta e troppo poco si persegue. Soprattutto quando bisogna fare la propria parte rinunciando a facili scorciatoie.

Grazie alla community che è e che sarà, però, si può ancora essere in grado di resistere a sacrificare la qualità dell’informazione cyber sull’altare di algoritmi e delle facili leve di engagement.

Il meme proviene dritto per dritto dalla conclusione del mio intervento alla RHC Conference 2025.

Stefano Gazzella
Privacy Officer e Data Protection Officer, specializzato in advisoring legale per la compliance dei processi in ambito ICT Law. Formatore e trainer per la data protection e la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Giornalista pubblicista, fa divulgazione su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

3 bug da score 10 sono stati rilevati in Cisco ISE e ISE-PIC: aggiornamenti urgenti
Di Redazione RHC - 18/07/2025

Sono state identificate diverse vulnerabilità nei prodotti Cisco Identity Services Engine (ISE) e Cisco ISE Passive Identity Connector (ISE-PIC) che potrebbero consentire a un utente malintenzion...

Il Video di un Attacco Ransomware in Diretta! Il workshop di HackerHood per Omnia e WithSecure
Di Redazione RHC - 17/07/2025

HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...

Google Chrome, fix in emergenza per un bug critico che porta ad una sandbox escape
Di Redazione RHC - 17/07/2025

Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....

Dentro l’Operazione “Eastwood”: tra le ombre del cyberterrorismo e la propaganda
Di Paolo Galdieri - 17/07/2025

L’operazione internazionale “Eastwood” rappresenta uno spartiacque nella lotta contro il cyberterrorismo. Per la prima volta, un’azione coordinata su scala mondiale ha infe...

Operazione Eastwood: Smantellato il gruppo hacker filorusso NoName057(16)
Di Redazione RHC - 16/07/2025

Nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Polizia Postale ha portato a termine i...