Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
TM RedHotCyber 970x120 042543
LECS 320x100 1
Cyber Risk: l’Australia spinge ad assicurarsi contro gli attacchi informatici

Cyber Risk: l’Australia spinge ad assicurarsi contro gli attacchi informatici

Roberto Villani : 1 Ottobre 2022 08:00

Autore: Roberto Villani

In maniera molto lenta, rispetto alla velocità degli attacchi portati alle aziende ed alle infrastrutture critiche, qualcosa si muove dentro i governi del mondo. 

Notizia di ieri racconta che il governo Australiano ha incaricato degli esperti per organizzare delle guidelines, per proteggere l’economia del paese dei canguri dagli attacchi informatici. 


Byte The Silence

Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. 
Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
 Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. 
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Tra queste direttive, c’è anche quella relativa alla predisposizione delle assicurazioni per i rischi informatici, questa pratica molto diffusa nei paesi anglosassoni che hanno la tendenza ad assicurare tutto, anche le scommesse sportive, non poteva non entrare di forza nel settore cyber. 

Le lacune tecnologiche, il gap formativo e l’inesperienza ha indotto per ora il governo australiano, ma non dubitiamo che altri governo seguano l’esempio, ad  organizzarsi con un libro verde al fine attuare le (best) practice finora guadagnate, e trasformarle in assicurazioni. 

Cyber Risk Australia: solo il 20% delle PMI ha un’assicurazione informatica

In Australia solo il 20% delle PMI ha un’assicurazione informatica, rispetto al 35% delle organizzazioni più grandi. Molti attacchi di tipo ransomware avvengono proprio contro le aziende più piccole, al di sotto dei mille dipendenti, questo pregiudica tutta una filiera produttiva che è parte della macro-economia nazionale. 

Le assicurazioni non solo potranno fornire un supporto in termini di risarcimenti, ma potranno anche fare da prima linea di difesa alle PMI per proteggerle, ma questo strumento non deve esser l’unico. Non bisogna dimenticare che una buona consapevolezza cyber, la conoscenza dei rischi, la formazione del personale riguardo un corretto uso degli strumenti informatici di una azienda, sono la base per prevenire gli attacchi; l’assicurazione è solo uno scudo aggiuntivo alla resilienza che bisogna costruire e cementare dentro le aziende. 

L’Australia è il paese più occidentale dell’estremo oriente ed è molto vicino alla Cina, pertanto un attacco informatico di ampia portata, potrebbe innescare un effetto domino con riflessi importanti anche in Europa, l’Australia è parte del Commonwealth e quindi appartiene alla corona britannica di Re Carlo III. E per assurdo, dall’Australia, ci divide solo il canale della Manica, perché in termini cyber, i confini non esistono, lo abbiamo detto mille volte, e questa assenza di confini naturali, facilita le aggressioni cyber da parte di molte cyber gang, siano esse strutturate o appartenenti alle frange anarcoide che vogliono un mondo senza regole. 

In un articolo apparso sul Washington post il 31 dicembre 2021 a forma di Cate Cadell già si prefigurava quanto il governo cinese stesse trasformando la sua rete interna, al fine di avere una proiezione esterna verso target stranieri, utilizzando i social più diffusi – Facebook e Twitter – per dotare le sue agenzie governative, i militari e la polizia di informazioni vitali per l’economia cinese. Il governo cinese, possiede una rete di sorveglianza interna molto estesa, questa rete gestita da software di analisi dell’opinione pubblica – così sono chiamati – viene utilizzata per avvertire i funzionari governativi del flusso di informazioni politicamente sensibili. 

Cyber Risk: proteggersi dai rischi è di vitale importanza

proteggersi dai cyber rischi

Appare chiaro che ogni possibile informazione di rilievo economico e politico, può essere usata come arma di penetrazione verso un paese ostile, o per corrompere una attività commerciale spostandone i vantaggi verso la Cina, decidere scelte politiche magari con il consenso dell’opinione pubblica che è stata “addomesticata” in precedenza. 

Proteggersi da questi rischi è di vitale importanza per molte aziende, soprattutto quelle ad alto valore tecnologico perché il furto di proprietà intellettuale diventerà sempre più diffuso, la concorrenza economica sarà il perno su cui poggeranno molti fattori per la sicurezza ed il benessere degli Stati. E se questo significa assicurasi il futuro.

Polizze assicurative contro gli attacchi stati nazione: Lloyd non coprirà più le perdite dall’Aprile 2023.

Attacchi stati nazione: in epoca di cyber war, il settore assicurativo deve ancora definire ed aggiornare la sua dichiarazione di guerra. In caso di conflitti cyber tra stati infatti la situazione rimane ancora poco chiara. A Londra le cose sembrano più chiare: i Lloyd’s di Londra hanno annunciato che le loro polizze assicurative non copriranno più le perdite derivanti da determinati attacchi informatici o atti di guerra da parte di stati nazionali. Queste modifiche entreranno in vigore dal 31 marzo 2023.

Leggi anche: Assicurazioni e hacker governativi. I Lloyd’s di Londra definiscono nuove politiche

Immagine del sitoRoberto Villani
Dilettante nel cyberspazio, perenne studente di scienze politiche, sperava di conoscere Stanley Kubrick per farsi aiutare a fotografare dove sorge il sole. Risk analysis, Intelligence e Diritto Penale sono la sua colazione da 30 anni.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Atroposia: la piattaforma MaaS che fornisce un Trojan munito di scanner delle vulnerabilità
Di Redazione RHC - 30/10/2025

I ricercatori di Varonis hanno scoperto la piattaforma MaaS (malware-as-a-service) Atroposia. Per 200 dollari al mese, i suoi clienti ricevono un Trojan di accesso remoto con funzionalità estese, tra...

Immagine del sito
0day come armi: ha venduto 8 exploit 0day della difesa USA a Mosca
Di Redazione RHC - 30/10/2025

Peter Williams, ex dipendente dell’azienda appaltatrice della difesa, si è dichiarato colpevole presso un tribunale federale degli Stati Uniti di due capi d’accusa per furto di segreti commercial...

Immagine del sito
Cloud sì o cloud no: quando il cielo digitale si oscura
Di Redazione RHC - 30/10/2025

L’interruzione dei servizi cloud di Microsoft, avvenuta poche ore prima della pubblicazione dei risultati trimestrali, è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di blackout che stanno mettendo ...

Immagine del sito
Gli USA costruiscono il più grande supercomputer AI della storia
Di Redazione RHC - 30/10/2025

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha avviato una collaborazione strategica con Nvidia e Oracle per costruire sette supercomputer di nuova generazione basati sull’intelligenza ar...

Immagine del sito
Microsoft 365 va giù: un’anomalia DNS paralizza servizi in tutto il mondo
Di Redazione RHC - 29/10/2025

Una interruzione del servizio DNS è stata rilevata il 29 ottobre 2025 da Microsoft, con ripercussioni sull’accesso ai servizi fondamentali come Microsoft Azure e Microsoft 365. Un’ anomalia è st...