Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

La cyberguerrilla è più che mai attiva in un costante conflitto sotterraneo

Roberto Villani : 16 Aprile 2022 00:44

Autore: Roberto Villani
Data Pubblicazione: 16/04/2022

in realtà la “guerra” cyber è più che mai attiva, e come spesso l’abbiamo definita, non è una guerra ma una cyberguerrilla, ossia un costante conflitto sotterraneo, fatto di attacchi e risposte, che coinvolgono diversi paesi. Nessuno escluso. 

In questi primi mesi del 2022 le attenzioni maggiori si sono tutte rivolte, giustamente, all’invasione russa in Ucraina. La guerra portata da Mosca verso Kiev ha posto decise interruzioni alle varie discussioni sulla pandemia – la posizione del Covid nelle notizie TG è calata – e le discussioni sulla transizione energetica, sono state sostituite dall’esigenza energetica, per via dei rubinetti del gas che Mosca potrebbe chiudere. 

CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.

Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Si parla sempre meno di cyber sicurezza, anche con molta sorpresa da parte degli esperti del settore, perché in parallelo alla guerra, si pensava ci fosse un conflitto cyber che al momento non è ancora avvenuto

Non è una guerra ma una guerriglia: la cyberguerrilla si svolge nell’underground

Ma noi di RHC seguendo il cyber mondo, oggi proviamo a ricordare che in realtà la “guerra” cyber è più che mai attiva, e come spesso l’abbiamo definita, non è una guerra ma una guerriglia, ossia un costante conflitto sotterraneo, fatto di attacchi e risposte, che coinvolgono diversi paesi. Nessuno escluso. 

In questi giorni di Aprile si va delineando la decisione presa lo scorso anno dalla UE, del nuovo Centro europeo di competenza per la cybersicurezza in ambito industriale, tecnologico e per la ricerca e la rete dei centri nazionali di coordinamento.  E se non avete ancora idea di cosa sia, ve lo diciamo noi. 

Il Centro europeo di competenza per la cybersicurezza

hackerville

Tra il 2018 ed il 2020 la Commissione Europea e i vari organi ad essa collegati, proponeva l’istituzione di un Centro Europeo di competenza industriale, tecnologica e di ricerca sulla cybersicurezza. Nei vari passaggi istituzionali previsti a Bruxelles dalla proposta si è passati presto alla decisione di far nascere il centro e scegliere il luogo, in una delle città della UE.    

Come spesso accade quando nascono questi centri europei, si devono scegliere le sedi, ma sappiamo che vengono quasi sempre scelte sedi dell’Europa del Nord, senza fare del banale campanilismo, possiamo vedere come molte sedi di organi europei siano concentrati tra Belgio Olanda e Germania. 

Con molta sorpresa quando abbiamo scoperto che la sede del nuovo organismo UE, era a Bucarest in Romania, abbiamo subito pensato…”ma vuoi vedere che forse da quelle parti qualcuno che ha compreso quanto sia importante la cyber security esiste?”. 

Il nostro stupore è stato da prima fermato dalle varie “battaglie” che sono scaturite nei rappresentanti parlamentari dei paesi coinvolti, scontri politici tipici che possiamo riassumere in “il pallone è mio è decido io la squadra”, che a parer nostro non dovrebbero esistere se ci definiamo “comunità”, ma che purtroppo abbiamo avuto modo di vedere.  Molti webzine europei di politica internazionale hanno sottolineato come i rappresentanti all’interno del parlamento europeo, al momento della discussione del neo centro di cybersicurezza, tifavano chiaramente per il proprio paese. Ma alla fine con il documento nr. 13405/20, si definiva la sede nella capitale rumena, del nuovo Centro per la Cybersicurezza e veniva scelta Bucarest. 

Al di là delle decisioni  politiche, noi crediamo che la scelta non sia stata affatto sbagliata. La comunità cyber conosce benissimo il valore e la preparazione tecnica di molti uomini e donne dell’est europa, soprattutto nel settore informatico. 

La Romania e gli oscuri personaggi informatici: Guccifer

cyberguerriglia romania guccifer

Nell’oscuro mondo del web, la Romania possiede una sofisticata rete di personaggi, tra criminali e non, che navigano nel web e riescono a portare attacchi non indifferenti

Ricorderete forse tutti il famoso hacker conosciuto come “Guccifer” che riuscì ad arrivare fino alla Casa Bianca, facendo traballare molto le alte sfere e la bolla di sicurezza dell’allora segretario di Stato Hillary Clinton. La Romania possiede anche un dato molto importante, perché è al terzo posto per impiego delle donne nel settore tecnologico e molte aziende tecnologiche dispongono di un know-how di assoluto prestigio. Si vocifera nella comunità hacker, che vi sia una intera città fatta solo di hacker, che ha visto molta presenza di esponenti delle agenzie di Intelligence di tutto il mondo, alla ricerca di criminali o talenti da individuare. 

Insomma se Bucarest ha battuto le altre capitali europee nell’assegnazione del nuovo Cyber Security Competence Center, forse non è stato solo per scelta politica. E di questo siamo contenti. 

Ma cosa farà e quali compiti svolgerà il centro? Iniziamo col dire che i finanziamenti europei per il settore cyber e la ricerca, transiteranno tutti a Bucarest. Crittografia, sicurezza delle reti, implementazione delle reti europee, attività di ricerca strategica per le industrie, lo sviluppo tecnologico e la formazione dei nuovi cyber esperti, avverranno tutte a Bucarest. Sono previste assunzioni e trasferimenti di personale esperto, con programmi di lavoro annuale e pluriennale. 

Bucarest: posizione geografico-strategica del luogo

Non dimentichiamo poi la posizione geografico-strategica del luogo. Come ben sapete la Transnistria è quella regione a ridosso della Moldavia, che Mosca protegge e dove al pari della Romania, si nascondono diversi  hacker spesso impiegati da Mosca nei suoi cyber attacchi al mondo occidentale. Pertanto il centro disporrà di informazioni e dati, le cui fonti sono direttamente a due passi, e non si esclude che  potrà essere sede anche di un certo attivismo tipico della guerriglia cyber, che tanto vi abbiamo raccontato.  

Prepariamoci quindi ad una nuova puntata dell’infinito spettacolo cyber – o alla cyberguerrilla – e se per caso decidiate di fare un viaggio a Bucarest, e siete esperti cyber, non stupitevi se verrete trascinati in un intrigo internazionale nella rete, perché non sarete soli nel visitare la città. Mai. 

Roberto Villani
Dilettante nel cyberspazio, perenne studente di scienze politiche, sperava di conoscere Stanley Kubrick per farsi aiutare a fotografare dove sorge il sole. Risk analysis, Intelligence e Diritto Penale sono la sua colazione da 30 anni.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

RHC Intervista GhostSec: l’hacktivismo tra le ombre del terrorismo e del conflitto cibernetico

Ghost Security, noto anche come GhostSec, è un gruppo hacktivista emerso nel contesto della guerra cibernetica contro l’estremismo islamico. Le sue prime azioni risalgono alla fase success...

Arriva PathWiper! Il nuovo malware che devasta le infrastrutture critiche in Ucraina

Gli analisti di Cisco Talos hanno segnalato che le infrastrutture critiche in Ucraina sono state attaccate da un nuovo malware che distrugge i dati chiamato PathWiper. I ricercatori scrivono...

Claude Opus 4: l’intelligenza artificiale che vuole vivere e ha imparato a ricattare

“Se mi spegnete, racconterò a tutti della vostra relazione”, avevamo riportato in un precedente articolo. E’ vero le intelligenze artificiali sono forme di comunicazione basa...

Rilasciato un PoC su GitHub per la vulnerabilità critica RCE nei prodotti Fortinet

Negli ultimi giorni è stato pubblicato su GitHub un proof-of-concept (PoC) per il bug di sicurezza monitorato con il codice CVE-2025-32756, una vulnerabilità critica che interessa diversi pr...

Federazione Russa: 8 Anni di Carcere per un attacco DDoS! La nuova Legge Shock in Arrivo

Secondo quanto riportato dai media, il governo russo ha preparato degli emendamenti al Codice penale, introducendo la responsabilità per gli attacchi DDoS: la pena massima potrebbe includere una ...