
Redazione RHC : 31 Ottobre 2025 20:07
A partire da martedì 12 novembre 2025 entreranno in vigore le nuove disposizioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) che impongono un sistema di verifica dell’età per accedere ai siti pornografici.
La misura, prevista dalla delibera 96/25/CONS, dà attuazione a quanto stabilito dal cosiddetto “decreto Caivano”, approvato nel 2023 dal governo di Giorgia Meloni per contrastare la criminalità minorile e proteggere i minori dall’accesso a contenuti vietati.
Fino ad oggi, per entrare in un sito per adulti bastava dichiarare di avere almeno 18 anni con un semplice clic sulla schermata iniziale. Un metodo facilmente aggirabile che consentiva anche ai minorenni di accedere liberamente a milioni di video.
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Con le nuove regole, questo meccanismo sarà sostituito da un controllo più rigoroso: i siti dovranno accertare la maggiore età degli utenti attraverso soggetti terzi certificati – aziende, istituti bancari o operatori telefonici – già autorizzati alla gestione di dati identificativi.
Il processo introdotto dall’AGCOM prevede un sistema di “doppio anonimato” che tutela la privacy dell’utente. In pratica, chi vuole accedere a un sito per adulti dovrà richiedere a un soggetto certificato una “prova dell’età”.
Il fornitore di questo servizio verifica se la persona è maggiorenne e rilascia un codice anonimo, privo di informazioni personali, che l’utente inserisce sul sito per adulti. Il sito, a sua volta, controlla la validità del codice prima di consentire l’accesso. La verifica dovrà essere effettuata ad ogni nuovo accesso.
La delibera non impone un unico sistema tecnico, ma vieta alcune modalità considerate invasive o non sicure, come il riconoscimento facciale biometrico o la richiesta diretta della carta d’identità da parte dei siti pornografici. È esclusa anche l’autodichiarazione dell’età, ormai ritenuta insufficiente.
L’AGCOM potrà intervenire direttamente contro i portali che non si adegueranno entro 20 giorni dall’entrata in vigore della misura, arrivando, nei casi di inadempienza, fino al blocco del sito sul territorio italiano.
Il provvedimento interesserà inizialmente 48 piattaforme indicate in un elenco pubblicato dall’Autorità, che sarà aggiornato nel tempo. Tra i nomi figurano i più noti portali internazionali come Pornhub, YouPorn, Xvideos, OnlyFans, Chaturbate e Xhamster, insieme a numerosi siti minori.
Questa prima lista rappresenta solo una parte del vasto panorama di siti pornografici accessibili dall’Italia, ma segna l’avvio concreto del nuovo sistema di controllo.
L’Italia segue così l’esempio della Francia, dove provvedimenti simili sono già entrati in vigore nei mesi scorsi. Anche lì, l’obiettivo principale è stato quello di rendere più difficile per i minorenni l’accesso a contenuti pornografici, bilanciando sicurezza e tutela della privacy.
Redazione
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