Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
2nd Edition GlitchZone RHC 970x120 2
Banner Ransomfeed 320x100 1
Dark web: impennata di vendite di accessi alle organizzazioni nel 2021.

Dark web: impennata di vendite di accessi alle organizzazioni nel 2021.

5 Agosto 2021 13:48

Secondo un nuovo rapporto di Positive Technologies, gli annunci pubblicitari da parte dei criminali informatici sul dark web relativi alla vendita dell’accesso alle reti aziendali, sono aumentati notevolmente negli ultimi 12 mesi.

Si ritiene che l’aumento degli attacchi ransomware sia la causa principale di questa attività criminale che viene definita come “broker di accesso”.

I ricercatori di Positive Technologies hanno affermato di aver identificato 707 nuovi annunci che vendono accessi alle reti di grandi organizzazioni nel 2020. Si tratta di un aumento di sette volte gli annunci presenti nel 2019.

I ricercatori hanno anche trovato ben 590 nuove offerte solo nel primo trimestre del 2021, ovvero l’83% di tutte le offerte nel 2020.

Un fattore che contribuisce a questo aumento sono gli attacchi ransomware, e la quantità dei riscatti portati a termine negli ultimi mesi.

Nel primo trimestre del 2021, il numero di utenti che ha inserito annunci per l’acquisto e la vendita di accessi, oltre che relativi alla ricerca di partner in attività di black hacking, è triplicato rispetto al primo trimestre del 2020.

I ricercatori hanno stimato che gli hacker criminali, ogni trimestre vendono una quantità pari a 600.000 dollari di accessi alle reti aziendali sul dark web.

“Come possiamo vedere, la maggior parte delle aziende che hanno avuto accesso alle loro reti messe in vendita da criminali informatici appartengono ai settori dei servizi (17%), manifatturiero (14%) e della ricerca e dell’istruzione (12%).”

ha affermato Yana Yurakova, analista presso Positive Technologies.

“Si noti che la quota di società industriali e istituzioni finanziarie, le cui reti sono in genere più costose da hackerare, è leggermente diminuita. Ciò può essere attribuito al fatto che il mercato dell’accesso è servito da attori meno qualificati che preferiscono vittime più facili”.

Questi risultati hanno portato i ricercatori alla conclusione che il profilo dei criminali informatici e degli hacker sta cambiando in molti modi.

Il profilo di un intruso che ottiene l’accesso iniziale ad una rete aziendale è diverso da quello del criminale che porta a termine l’attacco una volta all’interno. Ancora più importante, i due hanno diversi set di abilità, hanno detto i ricercatori.

L’hacker che hackera il perimetro può variare dal principiante al professionista e può essere persino uno specialista con abilità tecniche molto specifiche.

L’attacco alla rete locale, invece, sarà condotto da abili hacker o cyber criminali che acquistano l’accesso sui un forum del dark web. Una volta che gli hacker hanno le risorse necessarie, possono avviare attività criminali, che vanno dal furto di fondi all’interruzione duratura delle operazioni aziendali.

“Con queste realtà in mente, un sistema di protezione dagli attacchi informatici potrebbe richiedere un approccio diverso”

ha aggiunto Yurakova.

“Il modello del criminale informatico deve essere rivisto per proteggersi sia dall’accesso di aggressori poco qualificati che da metodi di attacco sofisticati”.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
La redazione di Red Hot Cyber è composta da professionisti del settore IT e della sicurezza informatica, affiancati da una rete di fonti qualificate che operano anche in forma riservata. Il team lavora quotidianamente nell’analisi, verifica e pubblicazione di notizie, approfondimenti e segnalazioni su cybersecurity, tecnologia e minacce digitali, con particolare attenzione all’accuratezza delle informazioni e alla tutela delle fonti. Le informazioni pubblicate derivano da attività di ricerca diretta, esperienza sul campo e contributi provenienti da contesti operativi nazionali e internazionali.

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCyberpolitica
ChatControl UE: la protezione dei minori o l’inizio della sorveglianza di massa digitale?
Agostino Pellegrino - 28/12/2025

Dietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…

Immagine del sitoCultura
John von Neumann: Il genio poliedrico che ha rivoluzionato l’informatica
Carlo Denza - 28/12/2025

Conosciamo quello che è stato considerato uno degli uomini di scienza, forse pari solo a Einstein, più poliedrici e geniali dello scorso secolo. Con un ampissimo spettro di talenti scientifici, sviluppati anche grazie ad un…

Immagine del sitoCybercrime
Il Cybercrime cerca Dipendenti Infedeli. Aumento delle richieste nelle underground
Redazione RHC - 27/12/2025

La comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…

Immagine del sitoCyberpolitica
La guerra dell’energia invisibile: come la Cina controlla il cuore dell’IA occidentale
Redazione RHC - 27/12/2025

Nella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…

Immagine del sitoHacking
Villager: il framework di pentesting basato su AI che preoccupa la sicurezza globale
Redazione RHC - 26/12/2025

Il team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…