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Deface all’azienda italiana ViLab pro indipendenza della Palestina

Chiara Nardini : 24 Ottobre 2023 12:34

Nella giornata di ieri, il gruppo di hacktivisti cibernetici CYBER ERROR SYSTEM, pro Palestina, ha colpito una azienda italiana con un attacco di “deface”. L’evento ha evidenziato la vulnerabilità dei sistemi informatici e l’importanza di adottare misure di sicurezza adeguate.

L’attacco alla ViLab

ViLab è un poliambulatorio all’avanguardia che offre servizi medici altamente specializzati e fa affidamento su tecnologie di punta e su un team medico qualificato. Recentemente, ViLab ha subito un attacco di defacement, in cui i cybercriminali hanno alterato il contenuto del suo sito web e hanno riportato quanto segue:

CYBER ERROR SYSTEM
AS LONG AS THE INDEPENDENCE OF THE PALESTINE PEOPLE NOT BEEN DELIVERED TO THE PALESTINE PEOPLE, THEN THE
INDONESIAN PEOPLE WILL STAND UP AND CHALL NGE THE ISRAEL COLONIZERS.
#SAVEPALESTINE
TANKSTO :
GARUDA SECURITY - JAKTIM CYBER TEAM
HISBULLAH CYBER TEAM - GANOSECTEAM - FAKESEC - GBANONI7

Per affrontare le minacce cibernetiche, è fondamentale aumentare la consapevolezza e l’educazione riguardo alla sicurezza informatica. Le organizzazioni devono adottare misure proattive per proteggere i loro dati e la loro reputazione. Investire nella sicurezza informatica non è solo una scelta saggia, ma è diventato un imperativo.

Cosa si intende per Deface

“Deface” è una contrazione dell’espressione “defacement“, che in informatica indica l‘atto di modificare il contenuto visibile di un sito web senza autorizzazione. Questo tipo di attività è generalmente condotta da hacktivisti o gruppi di criminali informatici con l’obiettivo di danneggiare o alterare il sito web in questione.

Il defacement può manifestarsi in varie forme, tra cui:

  1. Modifiche del contenuto: Gli hacker possono sostituire il testo o le immagini presenti sul sito web con messaggi o contenuti indesiderati, spesso contenenti dichiarazioni politiche, messaggi di sfida o propaganda.
  2. Cambiamenti grafici: I defacement possono coinvolgere cambiamenti nell’aspetto grafico del sito, come la modifica del logo o dell’immagine di sfondo.
  3. Messaggi o slogan: Spesso, gli autori dei defacement inseriscono messaggi, slogan o dichiarazioni politiche nel sito web, con l’obiettivo di attirare l’attenzione o esprimere un messaggio.
  4. Distruttive modifiche del codice: In alcuni casi, gli hacker possono apportare modifiche al codice sorgente del sito web, causando danni strutturali o funzionali. Questo può rendere il sito inutilizzabile o compromettere la sua sicurezza.

Il defacement è considerato un atto illegale e dannoso, poiché viola la proprietà di un sito web e danneggia la reputazione dell’organizzazione o dell’individuo proprietario del sito. Spesso, gli autori di defacement cercano di attirare l’attenzione su questioni politiche o sociali, ma ciò avviene in modo illegale e dannoso.

La protezione contro il defacement richiede misure di sicurezza informatica robuste, tra cui l’uso di software di sicurezza, l’aggiornamento regolare del sito web e la gestione sicura delle credenziali di accesso.

Chiara Nardini
Esperta di Cyber Threat intelligence e di cybersecurity awareness, blogger per passione e ricercatrice di sicurezza informatica. Crede che si possa combattere il cybercrime solo conoscendo le minacce informatiche attraverso una costante attività di "lesson learned" e di divulgazione. Analista di punta per quello che concerne gli incidenti di sicurezza informatica del comparto Italia.