Redazione RHC : 17 Giugno 2021 13:31
Dopo Fastly, di qualche giorno fa, questa volta è il turno del colosso CDN (content delivery network) di Akamai ad essere stato colpito da un guasto.
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Di conseguenza, molti siti negli Stati Uniti e in Australia, comprese le compagnie aeree e le banche, non erano disponibili.
Tra questi: American Airlines, United Airlines, Delta Airlines, Southwest Airlines, Virgin Australia, ANZ, Commonwealth Bank, Reserve Bank of Australia, Westpac, St George, ME bank, Macquarie Bank, Allianz … mattina (ora francese) o 2 pm in Australia e il giorno prima negli Stati Uniti.
Al momento il problema è in via di normalizzazione. Alle 16:15, l’Australian Commonwealth Bank ha spiegato che i suoi servizi stavano diventando di nuovo accessibili.
“Siamo consapevoli del problema e stiamo lavorando attivamente per ripristinare i servizi”
ha affermato un portavoce di Akamai che è stata contattata per i dettagli sull’origine di questo incidente e per comprendere le azioni correttive intraprese.
Le fonti indicano che l’interruzione è dovuta a un malfunzionamento del servizio Prolexic di Akamai, una piattaforma utilizzata dalle aziende per proteggersi dagli attacchi di negazione del servizio (DDoS).
Approfondisci cosa è un DDoS Attack con il video di RedHotCyber
Le ragioni di questo problema non sono ancora note, né uno scenario di attacco informatico che avrebbe potuto prendere di mira la rete e l’infrastruttura di sicurezza del provider CDN.
Le reti di distribuzione dei contenuti (CDN) sono una parte fondamentale dell’infrastruttura Internet, come abbiamo spiegato nell’articolo della scorsa settimana “con un poco di CDN, Internet va giù”.
Queste aziende (Akamai, CDNetworks, Cloudflare, Amazon CloudFront, Fastly…) gestiscono reti globali di server cache per migliorare le prestazioni e la disponibilità dei servizi web. Quando queste hanno dei problemi di connettività, l’accesso a siti Web e servizi Web può essere minacciato. Akamai, a seguito dell’interruzione di Fastly aveva riportato:
“L’infrastruttura Internet è una rete di dipendenze incredibilmente complessa e l’affidabilità non è un caso. Ci vuole una combinazione di tecnologia e persone che lavorano con estrema precisione per assicurarsi che funzioni come una macchina ben oliata”.
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