Redazione RHC : 20 Aprile 2020 19:33
Proprio in questi giorni, una delle applicazioni del governo #olandese, #Covid19Alert!, ha subito un #databreach, cioè una esposizione di dati che rispetto a quanto riferito da #DeStandard, circa 100-200 nomi, email e #password criptate sono stati resi pubblici.
Seppur numeri piccoli, è stato riportato: “un errore umano, che in mezz’ora si è risolto”, dice uno dei creatori dell’app Covid19 Alert!.
I dati (anche se non si comprende bene la causa), erano accessibili da un’altra app, per un problema causato, secondo gli stessi, dalla fretta e “da un errore umano”.
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Purtroppo la fretta è un nemico subdolo, che mina la privacy degli utenti e le app mobili per il contrasto al coronavirus devono avere rigide politiche di gestione, oltre ad essere #sviluppate bene ed effettuare #controlli di sicurezza periodici che ne attestino il corretto funzionamento, sia delle APP che dei rispettivi #backend.
Avere in un unico punto di raccolta (qualora venisse confermata una gestione centralizzata dei dati), sarebbe un ghiotto bottino per moltissimi attori di minaccia.
Italia ce la faremo?
#cybersecurity #appmobile #copasir
https://m.tio.ch/dal-mondo/economia/1432763/app-password-tracciamento-data-breach
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