Redazione RHC : 7 Maggio 2023 12:05
Gli attacchi alla supply chain stanno diventando un problema importante per le aziende moderne che operano all’interno del settore tecnologico. Questo è un esempio di come un fornitore di un firmware potrebbe creare un danno a seguito di una disputa sulla proprietà intellettuale con l’azienda cliente.
Orqa FPV, un produttore croato di occhiali per droni FPV, ha recentemente subito un attacco informatico che ha causato il malfunzionamento dei suoi occhiali. L’incidente è avvenuto a seguito di un conflitto di interessi con uno degli ex appaltatori dell’azienda, responsabile della scrittura del codice del firmware.
Alla fine di aprile, Orqa ha iniziato a ricevere segnalazioni da Giappone, Europa e Turchia sui guasti nel normale funzionamento degli occhiali FPV. One V1.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
I guasti hanno portato al fatto che i dispositivi sono entrati in modalità bootloader. La società ha affermato che l’interruzione è dovuta a un attacco informatico pianificato da un suo ex appaltatore.
Secondo Orqa, l’appaltatore ha iniettato codice dannoso nel loader con l’intento di estorcere un riscatto in cambio di una licenza aggiuntiva. L’appaltatore ha mantenuto un rapporto d’affari con Orqa che ha causato l’interruzione del servizio fornito dagli occhiali FPV. One V1 in un momento prestabilito.
L’appaltatore responsabile dell’attacco è Swarg, anch’esso con sede in Croazia.
È interessante notare che l’indirizzo fisico di Swarg è lo stesso di Orqa, suggerendo che entrambi operassero dallo stesso parco commerciale.
Quando i dispositivi hanno iniziato a guastarsi a una certa data e ora, l’appaltatore ha rilasciato un file binario non autorizzato come patch, richiedendo un costo aggiuntivo per il rinnovo della licenza per la patch.
Swarg afferma di essere il proprietario del copyright del codice del firmware e ha incorporato una licenza a tempo limitato in esso. Gli utenti devono rinnovare le licenze per ripristinare il normale funzionamento.
Orqa ha emesso un avviso esortando gli utenti a non installare una versione di terze parti del firmware in quanto potrebbe contenere malware. Orqa ha pubblicato una nuova versione del firmware “ONE_3.4.0” e raccomanda vivamente ai clienti di aggiornarla.
Il mondo dei supercomputer è entrato nell’era dell’exascale computing. La classifica TOP500 di giugno per il 2025 ha registrato tre sistemi americani ai vertici, un debutto clamoroso dall’Europ...
Il team di Darklab, la community di esperti di threat intelligence di Red Hot Cyber, ha individuato un annuncio sul marketplace del dark web “Tor Amazon”, l’analogo criminale del celebre e-comme...
Microsoft ha ufficialmente reso pubblico il codice sorgente della sua prima versione di BASIC per il processore MOS 6502, che per decenni è esistito solo sotto forma di fughe di notizie, copie da mus...
Dopo una lunga pausa estiva, nella giornata di ieri il CERT-AgID ha pubblicato un nuovo avviso su una nuova campagna MintsLoader, la prima dopo quella registrata lo scorso giugno. Rispetto alle preced...
Un avanzato sistema di backdoor associato al noto gruppo di cyber spionaggio russo APT28 permette ai malintenzionati di scaricare dati, caricare file e impartire comandi su pc infettati. Questo sistem...