GrapheneOS chiude la sua infrastruttura in Francia per motivi di sicurezza e privacy
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GrapheneOS chiude la sua infrastruttura in Francia per motivi di sicurezza e privacy

GrapheneOS chiude la sua infrastruttura in Francia per motivi di sicurezza e privacy

29 Novembre 2025 10:48

Il team di GrapheneOS annuncia la chiusura completa della sua infrastruttura in Francia. Gli sviluppatori stanno accelerando il passaggio dal provider di hosting OVH e accusano dalle autorità francesi di aver creato un ambiente ostile per progetti legati alla privacy e alla crittografia.

Nella loro dichiarazione, gli sviluppatori spiegano di aver dovuto affrontare crescenti pressioni da parte delle autorità e di essere stati costretti ad apportare una serie di modifiche all’infrastruttura del progetto, tutte volte a distanziarsi il più possibile dalla giurisdizione francese.

Ciò comporta la dismissione di tutti i server attivi in Francia, la rotazione delle chiavi crittografiche per TLS e DNSSEC e la migrazione dei servizi principali (e-mail, chat Matrix, forum, Mastodon e server di attestazione) da OVH Canada al provider tedesco Netcup.

GrapheneOS: Un Android incentrato su sicurezza e privacy


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Il progetto si basa sull’Android Open Source Project (AOSP) e rafforza i meccanismi standard di isolamento delle app, implementa una rigorosa verifica all’avvio e un processo di aggiornamento più robusto.

Il team del progetto scrive che la Francia non è più un paese sicuro per i progetti open source incentrati sulla privacy, citando la pressione politica delle autorità affinché introducano backdoor nelle tecnologie di crittografia, nonché sanzioni penali per chi si rifiuta di sbloccare i dispositivi.

Sebbene un controverso disegno di legge che avrebbe aumentato notevolmente la sorveglianza e reso obbligatorie le backdoor nella crittografia sia stato respinto dal parlamento del Paese all’inizio del 2025, gli sviluppatori di GrapheneOS ritengono che il Paese rimanga ostile alle tecnologie che rispettano la privacy.

Una backdoor impossibile

GrapheneOS sottolinea che le richieste delle forze dell’ordine per l’accesso ai dispositivi crittografati sono tecnicamente impossibili da soddisfare: la protezione è fornita da elementi sicuri, che richiedono aggiornamenti firmware firmati e autenticazione dell’utente. Sottolineano che aggirare la protezione brute-force è impossibile, anche con un ordine del tribunale.

A differenza del Canada o degli Stati Uniti, dove il rifiuto di rivelare una password è protetto dal diritto di non autoincriminarsi, in Francia tale rifiuto è criminalizzato, privando i cittadini anche delle più elementari tutele della privacy, spiegano gli sviluppatori.

Come accennato in precedenza, GrapheneOS sta attualmente ricostruendo la sua infrastruttura. I mirror degli aggiornamenti sono già stati trasferiti su siti a Los Angeles, Miami e temporaneamente a Londra. L’infrastruttura DNS è migrata su Vultr e BuyVM. I servizi core sono in fase di migrazione su Netcup e il piano a lungo termine prevede di collocare fisicamente i server a Toronto.

Si sottolinea che la protezione crittografica degli aggiornamenti, delle applicazioni e del processo di avvio rimane invariata.

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