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HackerHood di RHC Rivela due nuovi 0day sui prodotti Zyxel

HackerHood di RHC Rivela due nuovi 0day sui prodotti Zyxel

21 Ottobre 2025 07:31

Il ricercatore di sicurezza Alessandro Sgreccia, membro del team HackerHood di Red Hot Cyber, ha segnalato a Zyxel due nuove vulnerabilità che interessano diversi dispositivi della famiglia ZLD (ATP / USG).

Alessandro Sgreccia (Ethical hacker di HackerHood conosciuto per l’emissione di varie CVE, come la RCE CVE-2022-0342 da 9.8 su Zyxel), ha attivato una segnalazione responsabile a Zyxel che prontamente ha risposto risolvendo il problema.

Zyxel ha prontamente analizzato i report forniti e ha pubblicato un avviso ufficiale in cui conferma le falle e indica le versioni del firmware interessate e le release con le correzioni disponibili nel suo bollettino di sicurezza.

CVE-2025-9133 – Missing Authorization


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Questa vulnerabilità, con un punteggio CVSS v3.1 di 8.1 (High), riguarda un problema di autorizzazione mancante nella gestione di alcune richieste inviate all’interfaccia web dei firewall Zyxel.

In determinate circostanze, un attaccante autenticato con privilegi limitati potrebbe riuscire ad accedere a informazioni sensibili o a funzioni non previste per il proprio livello di accesso.
Il problema è stato classificato anche come CWE-184 (Incomplete List of Disallowed Inputs), in quanto associato a una validazione parziale dei comandi accettati dal sistema.

CVE-2025-8078 – Improper Neutralization of Special Elements used in an OS Command

La seconda vulnerabilità, con punteggio CVSS v3.1 di 7.2 (High), riguarda una command injection individuata in un componente del firmware ZLD.

Un utente autenticato con privilegi elevati potrebbe, in condizioni specifiche, eseguire comandi arbitrari sul dispositivo compromettendo la sicurezza del sistema. Il bug è stato classificato come CWE-78, ossia una neutralizzazione impropria degli elementi speciali utilizzati nei comandi di sistema.

L’advisory ufficiale di Zyxel elenca i modelli e le release interessate e raccomanda l’aggiornamento alle versioni con patch (le informazioni sulle singole release e sulle build corrette sono contenute nell’avviso). Gli amministratori sono invitati a seguire le istruzioni fornite dal vendor. Zyxel

L’apertura di Zyxel alla community hacker

Negli ultimi anni, la cooperazione tra HackerHood e Zyxel è diventata una tappa fondamentale del programma di sicurezza del gruppo. Le segnalazioni effettuate da HackerHood – in particolare tramite il lavoro del ricercatore Alessandro Sgreccia – hanno portato all’attribuzione di 17 CVE nell’arco degli ultimi tre anni sugli apparati Zyxel. Questo risultato testimonia non solo la capacità tecnica del team, ma anche un rapporto di fiducia crescente con il vendor e l’apertura nei suoi confronti alla community hacker che di fatto diventa per i vendor un forte alleato.

Zyxel, da parte sua, ha riconosciuto pubblicamente il contributo di HackerHood e di Sgreccia anche nella propria Hall of Fame dedicata ai segnalatori (inclusa la CVE-2025-1731 / CVE-2025-1732). In sintesi: quella tra Zyxel e HackerHood non è una semplice segnalazione occasionale, ma una dinamica di collaborazione strutturata, che negli ultimi tre anni ha contribuito a rendere i dispositivi Zyxel più robusti contro le minacce.

Raccomandazioni operative

  1. Applicare le patch indicate da Zyxel appena possibile.
  2. Limitare l’accesso alle interfacce di management (IP ACL, VPN di gestione, accesso da rete di management isolata).
  3. Monitorare i log di management e le chiamate all’interfaccia web/CGI per attività anomale.
  4. Ruotare credenziali e chiavi qualora si sospetti che un dispositivo possa essere stato esposto.
  5. Contattare il vendor o il proprio fornitore di servizi per supporto nelle operazioni di aggiornamento e verifica.

Il ruolo di HackerHood nella scoperta

HackerHood, con circa 20 CVE emesse in tre anni di attività, è il collettivo di ethical hacker di Red Hot Cyber che si impegna nella ricerca di vulnerabilità non documentate per garantire una sicurezza informatica più robusta. Il gruppo si basa su un manifesto che promuove la condivisione della conoscenza e il miglioramento della sicurezza collettiva, identificando e segnalando vulnerabilità critiche per proteggere utenti e aziende.

Secondo quanto riportato nel manifesto di HackerHood, il collettivo valorizza l’etica nella sicurezza informatica e incentiva la collaborazione tra i professionisti del settore. Questo caso dimostra l’importanza della loro missione: mettere al servizio della comunità globale le competenze di hacker etici per individuare minacce ancora sconosciute.

Unisciti a HackerHood

Se sei un bug hunter o un ricercatore di sicurezza e vuoi contribuire a iniziative di questo tipo, HackerHood è sempre aperto a nuovi talenti. Il collettivo accoglie esperti motivati a lavorare su progetti concreti per migliorare la sicurezza informatica globale. Invia un’email con le tue esperienze e competenze a [email protected] per unirti a questa squadra di professionisti.

La scoperta di queste due nuove CVE sono un ulteriore esempio del contributo di HackerHood al panorama della sicurezza informatica internazionale. È essenziale che aziende e utenti finali prestino attenzione a tali scoperte, adottando le misure necessarie per prevenire eventuali exploit. La collaborazione tra ethical hacker, aziende e comunità resta una pietra miliare nella lotta contro le minacce cibernetiche.

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La redazione di Red Hot Cyber è composta da professionisti del settore IT e della sicurezza informatica, affiancati da una rete di fonti qualificate che operano anche in forma riservata. Il team lavora quotidianamente nell’analisi, verifica e pubblicazione di notizie, approfondimenti e segnalazioni su cybersecurity, tecnologia e minacce digitali, con particolare attenzione all’accuratezza delle informazioni e alla tutela delle fonti. Le informazioni pubblicate derivano da attività di ricerca diretta, esperienza sul campo e contributi provenienti da contesti operativi nazionali e internazionali.

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