
Come avevamo riportato recentemente, la ASL città di Torino è stata colpita da un attacco informatico il 19 di agosto.
Come riporta oggi Torino Today, continuano i disagi dovuti all’attacco informatico.
Al momento sono garantite tutte le attività di pronto soccorso, le visite ambulatoriali, i ricoveri e le visite ospedaliere e questa è la cosa più importante.
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Sono anche garantiti gli interventi chirurgici e le visite specialistiche, ma il ritiro dei referti radiologici può avvenire esclusivamente presso le segreterie delle Radiologie e la refertazione sarà esclusivamente manuale.
Sono sospese le prenotazioni per le visite per le patenti speciali così come non vengono svolte le visite per il rinnovo della patente.
Anche la ASL ha riportato che sta adottando procedure che possono
“determinare rallentamenti nell’erogazione delle prestazioni e creare disagi all’utenza”
e che sono presenti forti difficoltà per il pagamento dei ticket e non è possibile pagarli presso i “Punti Rossi” e mediante il circuito “PagoPA”.
Il pagamento del ticket può essere comunque effettuato presso le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo o mediante bonifico bancario su IBAN: IT 28 Y 03069 01020 100000046260, specificando causale e nominativo del paziente prenotato.
L’Asl precisa come potrebbero verificarsi ritardi nell’autorizzazione di ausili e presidi sanitari e nella comunicazione degli esiti di visite per la valutazione geriatrica.
Al momento nel quale scriviamo, risulta ancora sconosciuta la cybergang che ha attaccato e l’ammontare della richiesta di riscatto.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali.
Nel caso in cui l’azienda voglia fornire una dichiarazione a RHC, saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo sulle nostre pagine per dare risalto alla questione.
Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni sulla vicenda od effettuare una dichiarazione, possono accedere alla sezione contatti, oppure in forma anonima utilizzando la mail crittografata del whistleblower.
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