
Un robot balza su quattro gambe snelle. Sembra quasi che stia ballando.
Poi si ferma davanti a una sedia in un auditorium vuoto. All’improvviso, una nebbia fuoriesce da un ugello in cima alla sua testa.
La macchina fantascientifica ora si gira a sinistra, poi a destra, poi su e giù. Quella nebbia è un veleno, almeno se sei un virus. E il robot lo sta usando per disinfettare l’intera sedia. Al termine, l’agile robot passerà a quello successivo.
Si chiama LASER-D,
“È fondamentalmente un cane robot”
spiega Yiyu Chen, uno dei suoi progettisti. È uno studente laureato a Los Angeles presso la Viterbi School of Engineering della University of Southern California.
Lì e il suo team hanno testato il LASER-D in aule, laboratori e persino all’aperto. La loro missione: liberare un giorno gli spazi dai germi cattivi, incluso il coronavirus che causa COVID-19.
Intanto, presso l’Università della Virginia a Charlottesville, un altro robot è in fase di test per pulire gli spazi dal coronavirus e da altri germi potenzialmente mortali.
Si chiama DINGO, sembra più una giraffa che rotola. E pulisce con la luce ultravioletta invece dei prodotti chimici. Trasmette determinate lunghezze d’onda note come UVC.
Questa luce risplende dai lati e dal fondo del robot. Nel frattempo, il suo collo simile a una giraffa si gira, irradiando altra luce che uccide i germi sullo schienale o sulla parte superiore di sedie, scrivanie e altre cose in una stanza.
Tratto da
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeNel panorama delle indagini sui crimini informatici, alcuni casi assumono un rilievo particolare non solo per l’entità dei danni economici, ma per il profilo delle persone coinvolte. Le inchieste sul ransomware, spesso associate a gruppi…
CybercrimeNel 2025, la criminalità informatica andrà sempre più oltre il “semplice denaro”: gli attacchi non riguardano solo fatture per tempi di inattività e pagamenti di riscatti, ma anche conseguenze umane reali, dalle interruzioni dell’assistenza sanitaria…
CybercrimeNel 2025 il dibattito sull’intelligenza artificiale ha smesso di essere una questione per addetti ai lavori. È diventato pubblico, rumoroso, spesso scomodo. Non si parla più solo di efficienza o di nuovi modelli, ma di…
CybercrimeÈ stata scoperta una serie di vulnerabilità nel popolare ecosistema di distributori automatici di cibo per animali domestici Petlibro. Nel peggiore dei casi, queste vulnerabilità consentivano a un aggressore di accedere all’account di qualcun altro,…
CybercrimeNel corso della prima metà di dicembre, un’azienda cinese impegnata nell’assemblaggio di dispositivi per Apple è stata colpita da un attacco informatico avanzato che potrebbe aver esposto informazioni sensibili legate a una linea produttiva. L’episodio…