I veicoli Honda possono essere avviati da remoto con attacchi replay
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
LECS 970x120 1
UtiliaCS 320x100
I veicoli Honda possono essere avviati da remoto con attacchi replay

I veicoli Honda possono essere avviati da remoto con attacchi replay

Redazione RHC : 10 Luglio 2022 12:13

I ricercatori hanno recentemente scoperto una vulnerabilità che potrebbe consentire agli hacker di sbloccare e avviare più modelli di veicoli Honda da remoto. L’elenco dei modelli interessati identifica 10 dei modelli Honda più popolari come vulnerabili. 

A peggiorare le cose, i risultati attuali portano i ricercatori a credere che la vulnerabilità potrebbe essere presente su tutti i veicoli Honda dal 2012 al 2022.

La falla di sicurezza, soprannominata RollingPWN dai ricercatori, sfrutta un componente del sistema di accesso senza chiave di Honda. 


Cve Enrichment Redhotcyber

CVE Enrichment
Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.

Cosa trovi nel servizio:
✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor.
✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV).
✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia.
✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

L’attuale sistema di accesso si basa su un modello rolling code che crea un nuovo codice di accesso ogni volta che i proprietari premono il pulsante del telecomando. Una volta emessi, i precedenti dovrebbero essere resi inutilizzabili per prevenire attacchi di replay. Invece, i ricercatori Kevin26000 hanno scoperto che i vecchi codici potevano essere utilizzati per ottenere l’accesso indesiderato al veicolo.

I ricercatori hanno testato la vulnerabilità su diversi modelli Honda che vanno dal 2012 al 2022. L’elenco dei veicoli di prova interessati include:

  • Honda Civic 2012
  • Honda XR-V 2018
  • Honda CR-V 2020
  • Honda Accord 2020
  • Honda Odissea 2020
  • Honda Inspire 2021
  • Honda Fit 2022
  • Honda Civic 2022
  • Honda VE-1 2022
  • Honda Brezza 2022

Sulla base dell’elenco e dei test riusciti dell’exploit, Kevin26000 crede che la vulnerabilità potrebbe interessare tutti i veicoli Honda e non solo i dieci iniziali sopra elencati.

Fornire una correzione per la vulnerabilità può essere complesso quanto l’exploit stesso. Honda potrebbe correggere il difetto tramite un aggiornamento del firmware over-the-air (OTA), ma molte delle auto interessate non forniscono supporto OTA. Il pool più ampio di veicoli potenzialmente colpiti rende improbabile uno scenario di richiamo.

Per ora, la ricerca è in corso per determinare quanto sia diffusa la vulnerabilità. Sulla base della natura dell’attacco, Kevin26000 sospetta fortemente che il problema possa avere un impatto anche su altre case automobilistiche.

La scoperta è solo un’altra di una serie di vulnerabilità di accesso scoperte quest’anno sulla linea di veicoli Honda. 

A marzo, i ricercatori hanno identificato un exploit man-in-the-middle (CVE-2022-27254) in cui i segnali RF potevano essere intercettati e manipolati per un uso successivo. Kevin26000 aveva anche segnalato un attacco di replay simile (CVE-2021-46145) nel gennaio 2022.

  • Post in evidenza
Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Dentro a Lazarus! Il falso candidato che ha ingannato i cyber-spioni nordcoreani
Di Redazione RHC - 03/12/2025

Un’indagine congiunta di BCA LTD, NorthScan e ANY.RUN ha svelato uno degli schemi di hacking più segreti della Corea del Nord. Con il pretesto di un reclutamento di routine, il team ha monitorato c...

Immagine del sito
Le aziende corrono verso l’IA mentre le “AI Ombra” aprono nuovi fronti di rischio
Di Redazione RHC - 03/12/2025

L’adozione su larga scala dell’intelligenza artificiale nelle imprese sta modificando in profondità i processi operativi e, allo stesso tempo, introduce nuovi punti critici per la sicurezza. Le a...

Immagine del sito
A tutto Open Source! Esce Mistral 3, e le AI entrano nel mondo OnPrem
Di Redazione RHC - 03/12/2025

L’azienda francese Mistral AI ha presentato la sua linea di modelli Mistral 3, rendendoli completamente open source con licenza Apache 2.0. La serie include diversi modelli compatti e densi con 3, 8...

Immagine del sito
888: il data-leaker seriale! L’outsider del darkweb che ha costruito un impero di dati rubati
Di Luca Stivali - 02/12/2025

Nel panorama dei forum underground esistono attori che operano in modo episodico, alla ricerca di un singolo colpo mediatico, e altri che costruiscono nel tempo una pipeline quasi industriale di comp...

Immagine del sito
Anatomia di una Violazione Wi-Fi: Dalla Pre-connessione alla Difesa Attiva
Di Francesco Demarcus - 02/12/2025

Nel contesto odierno, proteggere una rete richiede molto più che impostare una password complessa. Un attacco informatico contro una rete wireless segue un percorso strutturato che evolve dal monitor...