Il CEO della NSO Group: "chi obbedisce alle leggi non deve aver paura della sorveglianza"
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Enterprise BusinessLog 970x120 1
Banner Ancharia Mobile 1
Il CEO della NSO Group: “chi obbedisce alle leggi non deve aver paura della sorveglianza”

Il CEO della NSO Group: “chi obbedisce alle leggi non deve aver paura della sorveglianza”

Redazione RHC : 26 Luglio 2021 09:04


Julio Shalev – CEO della NSO Group

La Crisis Management della NSO group sta per prendere una direzione controversa rispetto alle attese, e il CEO dell’azienda sta iniziando ad essere aggressivo sui temi privacy e sorveglianza, un business di oltre un miliardo di dollari.

Infatti, il direttore generale della società israeliana NSO Group Julio Shalev ha recentemente rilasciato un’interessante dichiarazione, la cui idea principale è la seguente:

“le persone che obbediscono alla legge e non commettono reati, non dovrebbero aver paura della sorveglianza.”

Ricordiamo che la NSO Group, che è la società Israeliana che produce il famoso spyware Pegasus, è stata ultimamente sulle prime pagine dei giornali a causa dell’utilizzo di questo malware da parte di governi autoritari per la sorveglianza di terroristi, attivisti, dissidenti e politici.

Il 39enne capo del gruppo NSO, in un’intervista a Forbes, ha osservato che Pegasus è usato per catturare pericolosi criminali, terroristi.

Ma ci sono informazioni precise che vede l’utilizzo dello spyware anche in campagne contro giornalisti, attivisti e leader di alcuni paesi.

Anche lo stesso Julio ha ammesso che la sua azienda non può controllare completamente come lo spyware venga usato dai suoi clienti.

“Vendiamo i nostri prodotti alle autorità, ma non abbiamo la capacità di monitorare l’attività dei nostri clienti”

ha spiegato Julio Shalev.

Tuttavia, esistono ancora alcuni meccanismi per prevenire l’uso improprio di Pegasus.

NSO Group, secondo l’amministratore delegato, a volte ha liquidato tali operazioni. Ma anche in presenza di una tale pratica, la società non può essere responsabile delle attività delle autorità, ha affermato Shalev.

Inoltre, il capo di NSO ha sottolineato che il proprietario medio di smartphone non dovrebbe aver paura della sorveglianza, in quanto Pegasus è rivolto solo ai criminali.

“Quegli utenti che non possono essere definiti criminali come Osama bin Laden non hanno assolutamente nulla da temere. Possono fare pienamente affidamento sulla sicurezza e sulla privacy dei loro smartphone”

ha concluso Shalev.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Cloudflare dichiara guerra a Google e alle AI. 416 miliardi di richieste di bot bloccate
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Immagine del sito
React2Shell = Log4shell: 87.000 server in Italia a rischio compromissione
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Immagine del sito
Cloudflare di nuovo in down: disservizi su Dashboard, API e ora anche sui Workers
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...

Immagine del sito
Backdoor Brickstorm: le spie cinesi sono rimasti silenti nelle reti critiche per anni
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Le spie informatiche cinesi sono rimaste nascoste per anni nelle reti di organizzazioni critiche, infettando le infrastrutture con malware sofisticati e rubando dati, avvertono agenzie governative ed ...

Immagine del sito
La Commissione Europea indaga su Meta per l’integrazione dell’AI in WhatsApp
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Nove mesi dopo la sua implementazione in Europa, lo strumento di intelligenza artificiale (IA) conversazionale di Meta, integrato direttamente in WhatsApp, sarà oggetto di indagine da parte della Com...