Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Il cybercrime russo teme gli accordi tra Russia e USA.

Redazione RHC : 13 Dicembre 2021 06:32

Il team di esperti dell’azienda Trustwave SpiderLabs ha condotto un’analisi nei forum di criminalità informatica underground russi. Fino a poco tempo fa, gli hacker potevano contare sul governo per chiudere un occhio sulle loro attività, ma ora tutto questo potrebbe finire.


Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato

Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Gli esperti hanno analizzato una serie di forum, scovando nuovi messaggi tra i criminali informatici dell’Europa orientale in merito al recente dialogo tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin. Alcuni criminali informatici temono che le autorità russe li perseguano attivamente.

I partecipanti al forum discutono su come prepararsi per la possibilità di essere arrestati o per un potenziale processo per crimini commessi. Uno dei post sulla darknet del forum Exploit recita:

“Si decide tutto in sordina, negli uffici. E chi gioca a quali giochi dietro le quinte … – è inutile indovinare. Non sappiamo (tutto). A proposito, ecco un esempio dei recenti negoziati segreti sulla criminalità informatica tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti.”

Tuttavia, alcuni hacker non erano spaventati. In un’altra pubblicazione, l’autore ha esortato gli altri partecipanti al forum a non avere paura e ha suggerito che i membri dei gruppi di estorsione non sarebbero stati imprigionati in Russia. Secondo gli hacker,

“nessuno chiuderà con la saldatrice la russia, chiederanno di stare più tranquilli e condividere quanto più possibile”.

Gli aggressori sono ben consapevoli della crescente attenzione delle autorità statunitensi alla lotta al cybercrime quest’anno, che ha già portato alla neutralizzazione del gruppo di ransomware REvil.

I criminali informatici dell’Europa orientale si sentono sempre più in trappola, soprattutto perché la Russia non ha un trattato di estradizione con gli Stati Uniti e quindi è uno dei pochissimi rifugi sicuri per loro.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...

Linux Pwned! Privilege Escalation su SUDO in 5 secondi. HackerHood testa l’exploit CVE-2025-32463

Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...

Hackers nordcoreani a libro paga. Come le aziende hanno pagato stipendi a specialisti IT nordcoreani

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...

Mi Ami, Non mi Ami? A scusa, sei un Chatbot!

Le persone tendono a essere più comprensive nei confronti dei chatbot se li considerano interlocutori reali. Questa è la conclusione a cui sono giunti gli scienziati dell’Universit&#x...