Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Garante per la Protezione dei dati personali

Il Garante Privacy sanziona un sito web per l’impiego di protocolli di rete non sicuri

Stefano Gazzella : 13 Novembre 2022 09:00

Autore: Stefano Gazzella

L’utilizzo di protocolli di rete non sicuri può costare una sanzione da parte dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali? Stando ad un recente provvedimento sanzionatorio sembra proprio di sì, e il costo per l’azienda interessata è stato di 15 mila euro nonostante il transito al protocollo https in seguito all’avvio del procedimento.

Tutto ha avuto origine da un reclamo presentato da parte di un interessato dopo aver inutilmente tentato di segnalare tale criticità di sicurezza. È stata infatti portata all’attenzione dell’Authority la mancata adozione di misure di sicurezza adeguate – in particolare: l’assenza di cifratura – nell’ambito del sito web dell’azienda fornitrice di servizi idrici, considerata a presenza di un’area utente con autenticazione e dunque la possibilità di accedere a dati personali degli utenti che, nel caso di specie, consistono nel codice cliente, anagrafica, indirizzo e-mail, tipo di servizio erogato e fatture.

Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AI

Vuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro.
Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello.
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

Nei passaggi argomentativi svolti da parte del Garante è di particolare interesse il riferimento esplicito al parametro dello stato dell’arte per la valutazione di adeguatezza delle misure di sicurezza, in forza del quale l’impiego di tecniche crittografiche “è, infatti, una delle misure comunemente adottate per proteggere, in particolar modo, le credenziali di autenticazione degli utenti di un servizio online durante la loro trasmissione su rete internet”.

Ciò comporta che analoghe attività di trattamento svolte mediante sito web devono applicare la medesima misura o altrimenti rendicontare una differente scelta, dal momento che un protocollo http non è idoneo a garantire la sicurezza del trasferimento dei dati tra browser e server né tantomeno a una verifica dell’autenticità del sito web visualizzato, non gestendo di conseguenza in modo adeguato “il rischio di furto di identità, di possibile clonazione del sito web a scopo di phishing e di acquisizione delle credenziali di autenticazione per fini illeciti”.

Nell’ottica della migliore tutela in concreto degli interessati, è altresì comprensibile la scelta di tenere conto anche “dell’abitudine di molti utenti a riutilizzare la stessa password, o comunque una password molto simile, per l’accesso a diversi servizi online” per la valutazione dei rischi – quale ad esempio il furto di identità – che è premessa fondamentale per la selezione e valutazione delle misure di sicurezza da applicare, il loro riesame ed aggiornamento.

Nel caso oggetto del reclamo, misure la cui adozione deve essere prevista fin dal momento della progettazione del sito web e non successivamente allo svolgimento delle attività di trattamento mediante tale mezzo.

Per quanto rilevato, all’esito dell’attività istruttoria la violazione è consistita nel mancato rispetto del principio di integrità e riservatezza (art. 5.1 lett. f) GDPR) e delle disposizioni relative alla protezione dei dati fin dalla progettazione (art. 25 GDPR) e alla sicurezza dei trattamenti (art. 32 GDPR) per la mancata revisione delle misure di sicurezza predisposte.

Stefano Gazzella
Privacy Officer e Data Protection Officer, è Of Counsel per Area Legale. Si occupa di protezione dei dati personali e, per la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Responsabile del comitato scientifico di Assoinfluencer, coordina le attività di ricerca, pubblicazione e divulgazione. Giornalista pubblicista, scrive su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

RHC intervista ShinyHunters: “I sistemi si riparano, le persone restano vulnerabili!”
Di RHC Dark Lab - 17/09/2025

ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...

Chat Control: tra caccia ai canali illegali e freno a mano su libertà e privacy
Di Sandro Sana - 16/09/2025

La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...

Great Firewall sotto i riflettori: il leak che svela l’industrializzazione della censura cinese
Di Redazione RHC - 16/09/2025

A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente,  in modo massivo e massiccio,  quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...

Violazione del Great Firewall of China: 500 GB di dati sensibili esfiltrati
Di Redazione RHC - 15/09/2025

Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...

Dal Vaticano a Facebook con furore! Il miracolo di uno Scam divino!
Di Redazione RHC - 15/09/2025

Negli ultimi anni le truffe online hanno assunto forme sempre più sofisticate, sfruttando non solo tecniche di ingegneria sociale, ma anche la fiducia che milioni di persone ripongono in figure relig...