Redazione RHC : 22 Agosto 2025 09:01
I ricercatori del team del Great Firewall Report hanno notato che nella notte del 20 agosto il Great Firewall cinese ha subito un problema tecnico o era sottoposto a qualche tipo di test. Tutto il traffico sulla porta TCP 443 è rimasto bloccato per 74 minuti, isolando la Cina da quasi tutta la rete Internet globale.
“Circa dalle 00:34 alle 01:48 (ora di Pechino, UTC+8) del 20 agosto 2025, il Grande Firewall cinese ha mostrato un comportamento anomalo, iniettando incondizionatamente falsi pacchetti TCP RST+ACK per terminare tutte le connessioni sulla porta TCP 443 (sia da che verso la Cina)”, hanno scritto i ricercatori.
Ciò ha impedito agli utenti cinesi di accedere alla maggior parte dei siti web ospitati all’estero. L’incidente ha anche bloccato i servizi che utilizzano la porta 443, lo standard per le connessioni HTTPS. Apple e Tesla, ad esempio, utilizzano questa porta per connettersi ai server stranieri che forniscono alcuni dei loro servizi principali.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber
«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi».
Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare.
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Allo stesso tempo, gli analisti notano che l’impronta digitale del dispositivo che ha implementato questo blocco non corrispondeva ad alcun nodo o componente noto del “Grande Firewall cinese”.
I ricercatori ritengono che l’incidente sia stato causato da un nuovo dispositivo connesso al Great Firewall cinese o da un dispositivo esistente “che funzionava in uno stato nuovo o configurato in modo errato“.
Pertanto, le principali teorie degli esperti sostengono che la Cina potrebbe aver testato la possibilità di bloccare le connessioni sulla porta 443, oppure che qualcuno abbia semplicemente commesso un errore che è stato prontamente corretto. Tuttavia, l’indagine sull’accaduto è difficile a causa della breve durata dell’incidente.
Nella giornata di oggi, la nuova cyber-gang “The Gentlemen” rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) il primo attacco ad una azienda italiana. Disclaimer: Questo rapporto include s...
SAP ha reso disponibili degli aggiornamenti per la sicurezza Martedì, con l’obiettivo di risolvere varie vulnerabilità. Tra queste vulnerabilità, ve ne sono tre particolarmente critiche che si ve...
Ci stiamo avviando a passi da gigante vero l’uroboro, ovvero il serpente che mangia la sua stessa coda. Ne avevamo parlato qualche settimana fa che il traffico umano su internet è in calo vertigino...
A fine agosto, GreyNoise ha registrato un forte aumento dell’attività di scansione mirata ai dispositivi Cisco ASA. Gli esperti avvertono che tali ondate spesso precedono la scoperta di nuove vulne...
Con una drammatica inversione di tendenza, il Nepal ha revocato il blackout nazionale sui social media imposto la scorsa settimana dopo che aveva scatenato massicce proteste giovanili e causato almeno...