
Gli esperti di BI.ZONE hanno analizzato oltre 3.500 annunci pubblicitari su piattaforme darknet che offrono dossier su specifici individui, i cosiddetti “probiv” (finding). Un’offerta su cinque (21%) promette un profilo completo di un individuo.
Il mercato è suddiviso in tre fasce di prezzo. Una di tipo economico, è un controllo di base basato su uno o due parametri: ad esempio, la ricerca del nome completo e della data di nascita di una persona tramite un numero di telefono o un indirizzo email.
Tuttavia, la maggior parte delle offerte (75%) si colloca nella fascia di prezzo media, intorno ai 20 euro. Per questa cifra, promettono non solo di verificare l’identità di una persona utilizzando le informazioni di contatto, ma anche di compilare un dossier da vari database e registri, compresi quelli classificati. La principale fonte di informazioni sono le fughe di dati, sia pubbliche che a pagamento.
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Il segmento premium, riportano i ricercatori, parte dai 33 e arriva ai 350 euro. Questo include servizi costosi e completi come un “dossier chiavi in mano”, un riepilogo di informazioni provenienti da tutti i principali database e registri. I criminali promettono di fornire informazioni su transazioni bancarie, attraversamenti di frontiera e persone giuridiche associate all’individuo.
Inoltre, gli aggressori pubblicano regolarmente offerte per i dipendenti di aziende chiedendo aiuto per ottenere dati riservati in cambio di una ricompensa. Gli esperti avvertono che per i dipendenti, tale attività interna costituisce una grave violazione della legge, con il rischio di responsabilità penale.
Anche i servizi per ottenere illegalmente dati di geolocalizzazione e registri delle chiamate sono molto diffusi. Un semplice registro di chiamate e SMS costa in media 250 euro. Un “flash”, ovvero un’unica localizzazione tramite dati di geolocalizzazione, costa leggermente di più. Il servizio più costoso (circa 400 euro) è il registro delle chiamate e dei messaggi geolocalizzati: un registro di chiamate e messaggi con informazioni sulla posizione di ciascun contatto.
Gli esperti hanno concluso che gli aggressori pubblicano costantemente nuove fughe di dati sui database delle risorse del darknet. Una quantità critica di informazioni su praticamente ogni individuo è già di pubblico dominio e i truffatori stanno sfruttando questi dati per il proprio tornaconto, anche tramite tecniche di ingegneria sociale.
I ricercatori hanno ricordato che chiunque può diventare un bersaglio per i truffatori, quindi è importante rimanere vigili e non cedere alle provocazioni, anche se la persona con cui si sta parlando al telefono o su un messenger fa riferimento a informazioni personali e apparentemente riservate.
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