
Redazione RHC : 20 Settembre 2023 07:14
Si è concluso positivamente al Policlinico di Bari il primo intervento di chirurgia corneale gestita da remoto in connessione 5G su un paziente. L’uomo, 53 anni, era affetto da distrofia epiteliale di Cogan, una patologia caratterizzata dalla presenza di lesioni microcistiche sulla cornea che genera un appannamento della vista, dolore ed eccessiva lacrimazione.
Il tradizionale trattamento con laser necessario per rimuovere le irregolarità di forma della cornea è stato eseguito per la prima volta a livello internazionale da remoto. Il prof. Gianni Alessio, infatti, ha controllato e guidato dalla sede della direzione della clinica oculistica il laser iRes®2KHz che ha operato in real-time, con visualizzazione 3D, tramite la iVis Remote Control Station.
Il paziente, che nei giorni precedenti si è sottoposto a controlli ed esami che hanno rilevato esattamente il grado delle lesioni, per personalizzare il trattamento, era sdraiato in sala operatoria assistito da una equipe chirurgica di controllo.
Prova la Demo di Business Log! Adaptive SOC italiano Log management non solo per la grande Azienda, ma una suite di Audit file, controllo USB, asset, sicurezza e un Security Operation Center PERSONALE, che ti riporta tutte le operazioni necessarie al tuo PC per tutelare i tuoi dati e informati in caso di problemi nel tuo ambiente privato o di lavoro.
Scarica ora la Demo di Business Log per 30gg
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
TIM ha fornito al Policlinico di Bari l’infrastruttura necessaria a garantire la connessione 5G con latenza di trasmissione dati inferiore a 50 millisecondi tra la iVis Remote Control Station ed il laser iRes®2KHz.
L’infrastruttura fornita da TIM ha previsto due moduli radio 5G installati all’interno della sala del Prof. Alessio e nella sala operatoria presso il reparto di oculistica, che hanno reso possibile il collegamento ad Internet via radio grazie all’utilizzo di appositi Router 5G.
I moduli radio sono stati interconnessi direttamente alla Core Network di TIM attraverso un accesso in fibra ottica a 10Gbps.
Tutto ha funzionato nel modo corretto. L’intervento è stato possibile grazie al progetto Horus di iVis Technologies, con cui l’azienda pugliese ha sviluppato la piattaforma 4D Suite™, che gestisce, con controllo remoto, l’intero ciclo di screening, diagnosi, trattamento e follow-up delle patologie corneali.
Il trattamento dei dati sanitari del paziente e la registrazione inalterabile dell’intervento ai fini medico legali sono stati gestiti con tecnologia blockchain grazie a un sistema messo a punto dal prof. Michele Ruta del dipartimento di ingegneria elettrica e dell’informazione del Politecnico di Bari.
“L’intervento personalizzato con tecnica di Ray Tracing che ho pianificato tramite l’applicazione Cipta®Web ha consentito il trattamento della distrofia epiteliale diagnosticata al paziente. Tale patologia è altamente invalidante in termini di qualità della visione. Effettuare l’intervento con un controllo a distanza, tramite processi totalmente automatizzati, apre al chirurgo oculista nuove frontiere consentendogli di operare complesse patologie corneali da remoto, in totale sicurezza, ovunque sia localizzata la sala operatoria”, ha spiegato il prof. Giovanni Alessio, direttore del dipartimento di oculistica del Policlinico di Bari, nella conferenza stampa che si è svolta al termine dell’intervento.
“Stiamo traghettando il Policlinico di Bari in un mondo differente. Grazie alla sinergia tra iVis Technologies, Tim e Politecnico abbiamo messo in campo un sistema completo di automazione dei processi e controllo da remoto in tempo reale di un intervento chirurgico, superando quello che è ancora un limite dell’applicazione della telechirurgia. Abbiamo fatto toccare con mano il massimo che la tecnologia disponibile possa offrire. Infatti solo pochi sistemi sono in grado di garantire omogeneità di performance e minimizzare il rischio intraoperatorio eseguendo interventi con il chirurgo in una posizione geografica diversa da quella del paziente. E l’abbiamo fatto qui a Bari confermando l’alto livello di eccellenza del nostro ospedale e dei nostri professionisti”, ha evidenziato il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.
“Il Gruppo TIM è al fianco del mondo della Sanità per accelerare il processo di adozione delle tecnologie digitali e la loro integrazione nel percorso che va dalla prevenzione alla cura delle persone – ha dichiarato Sabina Strazzullo, Head of National & Local Institutional Affairs TIM -. Utilizziamo tecnologie all’avanguardia come la telemedicina, la Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale che beneficiano notevolmente delle altissime prestazioni della rete 5G. Il progetto BARIUM 5G guidato dal Politecnico di Bari è un chiaro esempio delle competenze, tecnologie e infrastrutture che TIM Enterprise, la business unit del Gruppo dedicata alle aziende e alla Pubblica Amministrazione, può mettere a disposizione della Sanità per ridurre le distanze tra medico e paziente“.
Redazione
Tre ex dipendenti di DigitalMint, che hanno indagato sugli incidenti ransomware e negoziato con i gruppi di ransomware, sono accusati di aver hackerato le reti di cinque aziende americane. Secondo il ...

Cisco ha reso noto recentemente di aver scoperto una nuova tipologia di attacco informatico mirato a compromettere i dispositivi che operano con i software Cisco Secure Firewall Adaptive Security Appl...

Nel mese di Settembre è uscita una nuova vulnerabilità che riguarda Notepad++. La vulnerabilità è stata identificata con la CVE-2025-56383 i dettagli possono essere consultati nel sito del NIST. L...

Gli aggressori stanno utilizzando una tecnica avanzata che implica il caricamento laterale di DLL tramite l’applicazione Microsoft OneDrive. In questo modo riescono ad eseguire codice malevolo senza...

I ladri sono entrati attraverso una finestra del secondo piano del Musée du Louvre, ma il museo aveva avuto anche altri problemi oltre alle finestre non protette, secondo un rapporto di audit sulla s...