Il Prof. Shiba sta arrivando! Parlare con i defunti sarà presto realtà. Diverse startup stanno lavorando a questo
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
TM RedHotCyber 970x120 042543
Banner Ransomfeed 320x100 1
Il Prof. Shiba sta arrivando! Parlare con i defunti sarà presto realtà. Diverse startup stanno lavorando a questo

Il Prof. Shiba sta arrivando! Parlare con i defunti sarà presto realtà. Diverse startup stanno lavorando a questo

11 Aprile 2023 12:23

Il dottor Pratik Desai, fondatore di diverse startup AI, ha affermato recentemente che entro la fine del 2023 l’umanità avrà l’opportunità di “far rivivere” i parenti defunti in uno spazio di VR

Secondo Desai, la coscienza umana può essere caricata su un computer e questo non accadrà a suo avviso tra molto tempo.

Infatti in un tweet, ha riportato quanto segue: “Inizia a registrare regolarmente i tuoi genitori, anziani e le persone care. Con dei dati sufficienti, con la nuova sintesi vocale e dei modelli video, c’è la probabilità del 100% che vivranno con te per sempre dopo aver lasciato il corpo fisico. Ciò dovrebbe essere persino possibile entro la fine dell’anno.”

Desai ha creato il proprio sistema di intelligenza artificiale che consente di ricreare i propri cari defunti sotto forma di avatar digitali. Desai non ha approfondito la sua tecnologia, ma ha detto che il processo avrebbe comportato la digitalizzazione di video, registrazioni vocali, documenti e fotografie di una persona e quindi l’invio a una rete neurale che avrebbe appreso tutte le informazioni possibili. L’utente può quindi creare un avatar specifico che potrà assumere le sembianze e i comportamenti di un parente vivente.

Vale la pena notare che un’altra azienda si è impegnata nella creazione di “persone digitali”. Un progetto chiamato “Live Forever” permette di creare una immagine umana che ha la stessa voce di una persona definita. Secondo Artur Sychev, fondatore di Live Forever, la tecnologia verrà rilasciata entro 5 anni.

“Possiamo prendere i dati necessari forniti, applicarvi l’intelligenza artificiale e creare degli avatar con i quali e persone potranno parlarci”, ha detto Sychev.

Un’altra società di intelligenza artificiale, DeepBrain AI, ha creato una sala commemorativa virtuale che consente alle persone di incontrare i propri cari defunti. Il servizio, chiamato Rememory, utilizza foto, video e un’intervista di sette ore a una persona ancora in vita. La persona virtuale è progettata utilizzando la tecnologia Deep Learning per catturare lo sguardo e la voce di una persona, che vengono visualizzati su uno schermo di 10 metri.

Inoltre, anche l’ex ingegnere di Google Ray Kurzweil sta lavorando a un aldilà digitale, in particolare per resuscitare suo padre. Kurzweil ha spiegato di avere centinaia di scatole di documenti, appunti, video e fotografie di suo padre, che ha digitalizzato.

L’ingegnere (che ha detto recentemente che l’immortalità è vicina) vuole creare un avatar che sia il più simile possibile a suo padre e conservi tutte le informazioni su di lui, compreso il DNA. Kurzweil prevede di far superare al suo “padre digitale” il test di Turing, che è un test sulla capacità di una macchina di esibire un comportamento intelligente equivalente o indistinguibile da un essere umano.

“Se un’entità supera il test di Turing, per non parlare di una persona specifica, quell’entità è cosciente”, ha detto Kurzweil.

Kurzweil ha anche parlato dei progressi nella nanotecnologia e nella robotica, che, a suo avviso, porteranno alla creazione di “nanorobot che invertono l’età”. I mini robot ripareranno cellule e tessuti danneggiati che si consumano con l’invecchiamento del corpo e ci renderanno immuni a malattie come il cancro.

Kurzweil aveva previsto che nel 1999 che “Entro il 2023, un laptop da 1.000 dollari avrà la potenza di elaborazione e la capacità di memoria di un cervello umano. Le macchine ci stanno già rendendo più intelligenti, dice, e collegarle alla nostra neocorteccia aiuterà gli umani a pensare in modo più intelligente.”

Contrariamente alle paure di alcuni, Kurzweil crede che l’impianto di computer nel nostro cervello ci migliorerà. Kurzweil sostiene che non ci sarà un futuro dove le macchine prenderanno il sopravvento sull’umanità, ma invece si assisterà ad una fusione tra uomo e macchina che ci renderà migliori.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Il cloud USA può diventare un’arma geopolitica? Airbus inizia a “cambiare rotta”
Redazione RHC - 21/12/2025

Negli ultimi mesi, una domanda sta emergendo con sempre maggiore insistenza nei board aziendali europei: il cloud statunitense è davvero sicuro per tutte le aziende? Soprattutto per quelle realtà che operano in settori strategici o…

Immagine del sito
2025, l’anno nero delle criptovalute: la Corea del Nord ruba 2 miliardi di dollari
Redazione RHC - 21/12/2025

Nel 2025, gli hacker nordcoreani hanno rubato la cifra record di 2 miliardi di dollari in criptovalute, il 51% in più rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il numero di attacchi è diminuito, mentre i danni sono…

Immagine del sito
Amazon contro gli hacker nordcoreani: sventati oltre 1800 attacchi
Redazione RHC - 20/12/2025

Quando si pensa ad Amazon, viene subito in mente il colosso dell’e-commerce e della tecnologia, ma anche un’impresa che sta combattendo una battaglia silenziosa contro i cyber-attacchi. Ultimamente, Amazon ha alzato il velo su una…

Immagine del sito
Kimwolf, la botnet che ha trasformato smart TV e decoder in un’arma globale
Redazione RHC - 20/12/2025

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze di questa minaccia possono essere estremamente…

Immagine del sito
35 anni fa nasceva il World Wide Web: il primo sito web della storia
Redazione RHC - 20/12/2025

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.ch, creato con l’obiettivo di…