
Redazione RHC : 11 Aprile 2023 12:23
Il dottor Pratik Desai, fondatore di diverse startup AI, ha affermato recentemente che entro la fine del 2023 l’umanità avrà l’opportunità di “far rivivere” i parenti defunti in uno spazio di VR.
Secondo Desai, la coscienza umana può essere caricata su un computer e questo non accadrà a suo avviso tra molto tempo.
Infatti in un tweet, ha riportato quanto segue: “Inizia a registrare regolarmente i tuoi genitori, anziani e le persone care. Con dei dati sufficienti, con la nuova sintesi vocale e dei modelli video, c’è la probabilità del 100% che vivranno con te per sempre dopo aver lasciato il corpo fisico. Ciò dovrebbe essere persino possibile entro la fine dell’anno.”
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— Pratik Desai (@chheplo) April 8, 2023
Desai ha creato il proprio sistema di intelligenza artificiale che consente di ricreare i propri cari defunti sotto forma di avatar digitali. Desai non ha approfondito la sua tecnologia, ma ha detto che il processo avrebbe comportato la digitalizzazione di video, registrazioni vocali, documenti e fotografie di una persona e quindi l’invio a una rete neurale che avrebbe appreso tutte le informazioni possibili. L’utente può quindi creare un avatar specifico che potrà assumere le sembianze e i comportamenti di un parente vivente.
Vale la pena notare che un’altra azienda si è impegnata nella creazione di “persone digitali”. Un progetto chiamato “Live Forever” permette di creare una immagine umana che ha la stessa voce di una persona definita. Secondo Artur Sychev, fondatore di Live Forever, la tecnologia verrà rilasciata entro 5 anni.
“Possiamo prendere i dati necessari forniti, applicarvi l’intelligenza artificiale e creare degli avatar con i quali e persone potranno parlarci”, ha detto Sychev.
Un’altra società di intelligenza artificiale, DeepBrain AI, ha creato una sala commemorativa virtuale che consente alle persone di incontrare i propri cari defunti. Il servizio, chiamato Rememory, utilizza foto, video e un’intervista di sette ore a una persona ancora in vita. La persona virtuale è progettata utilizzando la tecnologia Deep Learning per catturare lo sguardo e la voce di una persona, che vengono visualizzati su uno schermo di 10 metri.
Inoltre, anche l’ex ingegnere di Google Ray Kurzweil sta lavorando a un aldilà digitale, in particolare per resuscitare suo padre. Kurzweil ha spiegato di avere centinaia di scatole di documenti, appunti, video e fotografie di suo padre, che ha digitalizzato.
L’ingegnere (che ha detto recentemente che l’immortalità è vicina) vuole creare un avatar che sia il più simile possibile a suo padre e conservi tutte le informazioni su di lui, compreso il DNA. Kurzweil prevede di far superare al suo “padre digitale” il test di Turing, che è un test sulla capacità di una macchina di esibire un comportamento intelligente equivalente o indistinguibile da un essere umano.
“Se un’entità supera il test di Turing, per non parlare di una persona specifica, quell’entità è cosciente”, ha detto Kurzweil.
Kurzweil ha anche parlato dei progressi nella nanotecnologia e nella robotica, che, a suo avviso, porteranno alla creazione di “nanorobot che invertono l’età”. I mini robot ripareranno cellule e tessuti danneggiati che si consumano con l’invecchiamento del corpo e ci renderanno immuni a malattie come il cancro.
Kurzweil aveva previsto che nel 1999 che “Entro il 2023, un laptop da 1.000 dollari avrà la potenza di elaborazione e la capacità di memoria di un cervello umano. Le macchine ci stanno già rendendo più intelligenti, dice, e collegarle alla nostra neocorteccia aiuterà gli umani a pensare in modo più intelligente.”
Contrariamente alle paure di alcuni, Kurzweil crede che l’impianto di computer nel nostro cervello ci migliorerà. Kurzweil sostiene che non ci sarà un futuro dove le macchine prenderanno il sopravvento sull’umanità, ma invece si assisterà ad una fusione tra uomo e macchina che ci renderà migliori.
Redazione
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