
Redazione RHC : 18 Maggio 2020 10:44
L’Istituto rischia una multa da 20 milioni di euro e non era colpa degli hacker.
Ad ammettere le responsabilità del #databreach di aprile, con quattro note mandate al #Garante per la #privacy, è lo stesso istituto di #previdenza sociale.
Il Garante ha intimato all’Inps di rimediare chiamando tutte le persone coinvolte e illustrando i pericoli connessi alla diffusione dei loro dati.
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
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Se l’Inps non lo fa, rischia una sanzione fino a 20 milioni di euro.
Ma la domanda che sorge spontanea è: qualora l’INPS noncproceda alla notifica, chi pagherà una sanzione per una violazione dei dati di un istituto pubblico?
Ovviamente i cittadini, che oltre ad aver visto ai telegiornali una gestione della #crisis #management pietosa, dovranno farsi carico di questa sanzione.
Voi che ne pensate?
#redhotcyber #cybersecurity #gdpr #garante #violazioni #privacy #inps
Redazione
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