
Redazione RHC : 23 Dicembre 2020 07:03
Un ricercatore di sicurezza informatica con sede in Nepal, Saugat #Pokharel, ha identificato un #bug di #Facebook che permetteva di esporre i dati privati degli utenti di #Instagram, inclusi i loro indirizzi e-mail e i compleanni.
Ironia della sorte, il servizio promette agli utenti che tali informazioni non saranno divulgate al pubblico al momento della #registrazione.
Tuttavia, vale la pena notare che il bug esisteva nello strumento #Business #Suite di Facebook disponibile per le Pagine Facebook e offriva l’accesso a una funzionalità che l’azienda stava testando.
Diciamo che Facebook non è molto ligia nel testing delle sue API e spesso molti malfunzionamenti vengono rilevati nelle APP mobile e ovviamente, nascosto all’interno di un malfunzionamento può essere presente un grave bug di #sicurezza.
#redhotcyber #cybersecurity #databreach #bugbounty #research #api
Redazione
Centinaia di milioni di utenti di smartphone hanno dovuto affrontare il blocco dei siti web pornografici e l’obbligo di verifica dell’età. Nel Regno Unito è in vigore la verifica obbligatoria de...

Dalle fragilità del WEP ai progressi del WPA3, la sicurezza delle reti Wi-Fi ha compiuto un lungo percorso. Oggi, le reti autodifensive rappresentano la nuova frontiera: sistemi intelligenti capaci d...

Siamo ossessionati da firewall e crittografia. Investiamo miliardi in fortezze digitali, ma le statistiche sono inesorabili: la maggior parte degli attacchi cyber non inizia con un difetto nel codice,...

Un raro ritrovamento risalente ai primi giorni di Unix potrebbe riportare i ricercatori alle origini stesse del sistema operativo. Un nastro magnetico etichettato “UNIX Original From Bell Labs V4 (V...

Il 9 novembre ha segnato il 21° anniversario di Firefox 1.0. Nel 2004, è stata la prima versione stabile del nuovo browser di Mozilla, che si è subito posizionato come un’alternativa semplice e s...