Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Crowdstriker 970×120
LECS 320x100 1
Intelligenza artificiale e metaverso: opportunità e sfide

Intelligenza artificiale e metaverso: opportunità e sfide

Mauro Montineri : 26 Gennaio 2023 07:00

Nel nostro viaggio lungo le strade del metaverso abbiamo visto che diverse sono le tecnologie utilizzate per supportare e definire questa nostra nuova estensione digitale. Tra queste merita sicuramente la nostra attenzione l’intelligenza artificiale (AI, Artificial Intelligence), le sue evoluzioni e possibili applicazioni in uno scenario metaversale.

In particolar modo è interessante cercare di capire da un lato in che modo l’AI potrà supportare e sostenere lo sviluppo del metaverso e dall’altro quali potrebbero essere, allo stato attuale delle nostre conoscenze, i possibili rischi che ne potrebbero derivare e gli impatti per le nostre metaidentità.

Per far questo potremmo, a mio avviso, suddividere il tema intelligenza artificiale in almeno due macrocategorie: quella di contesto e quella relazionale.


Rhc Conference Sponsor Program 2

Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!
Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference
Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. 
Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. 
Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

La prima – l’AI di contesto -è, in una qualche misura, da considerarsi come strumentale al funzionamento del metaverso. Infatti, per garantire il continuum spazio-temporale proprio del metaverso, uno dei problemi tecnici con cui gli sviluppatori al momento si stanno confrontando riguarda la ricerca delle modalità per ottenere un corretto rendering del contesto all’interno del quale si dovranno muovere le nostre metaidentità, sia in termini di qualità grafica che di tempi di elaborazione.

Tali difficoltà derivano sia dalla qualità della grafica attesa che dalla mole di informazioni che devono essere elaborate simultaneamente dai motori grafici per “renderizzare” gli scenari metaversali.

L’AI potrebbe permettere, attraverso algoritmi di behaviour detection, di anticipare di qualche istante lo scenario prossimo nel quale si troverà la nostra metaidentità e permettere così, in una qualche misura, di bilanciare il carico elaborativo e renderlo sostenibile per le capacità computazionali degli attuali motori grafici.

La seconda – l’AI relazionale – è da intendersi invece nell’accezione che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni, ossia quella sempre più funzionale e di supporto a processi decisionali, come ad esempio quelli utilizzati dai sistemi di customer care. È quindi quella AI che, se “correttamente” istruita, potrebbe permettere al nostro avatar di avere interazioni allo sportello dell’ufficio relazioni con il pubblico di un municipio o all’accettazione di un poliambulatorio medico.

Fatte queste premesse, e considerando quanto abbiamo già detto sulla quantità e sulla tipologia di nuovi dati che verranno introdotti nel metaverso, è facile dedurre che anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale porterà con sé nuovi rischi e nuovi impatti per le nostre identità digitali.

A mero titolo di esempio, pensiamo ai cosiddetti dati inferiti, di cui abbiamo già parlato, ossia quei dati che un osservatore può desumere dall’analisi delle caratteristiche umane intese come quel complesso di connotati fisici, fisiognomici e comportamentali – azioni, gestualità, movenze e sussulti, anche tra i più involontari e istintivi – che contraddistinguono ogni individuo e che potranno molto probabilmente condurre alla sua individuazione univoca.

L’elaborazione di questi dati da parte di algoritmi di intelligenza artificiale, qualora non correttamente normata, potrebbe portare ad esempio a definire modelli di sorveglianza e profilazione ancora più raffinati di quelli già possibili allo stato attuale delle tecnologie analizzando le espressioni sui volti o le gestualità dei nostri avatar, per non parlare poi dei possibili modelli che potrebbero essere definiti qualora questi algoritmi venissero applicati ai dati sanitari o a quelli riguardanti le nostre emozioni. A tal riguardo, si pensi alla e-skin o ai sensori cardiaci e alla correlata possibilità di fare una trasduzione emozionale dei nostri battiti cardiaci o dell’aumento della temperatura delle nostre mani.

Pertanto, come pocanzi anticipato, anche l’utilizzo sempre più diffuso della AI all’interno del metaverso comporterà un aumento significativo della quantità e tipologia di dati che andranno a comporre la nostra impronta digitale e di conseguenza un incremento delle minacce e dei relativi rischi legati alla gestione dei dati stessi.

Come visto già qualche tempo fa (https://www.redhotcyber.com/post/metasicurezza-un-possibile-approccio-per-lo-studio-del-rischio), il rischio è calcolato come una relazione della probabilità di accadimento della singola minaccia (likelihood) e dell’impatto – o meglio degli impatti – sotto diversi punti di vista (operativo, economico finanziario, ecc.) e dimensioni relativi, determinandone quella che tecnicamente si definisce “magnitudo”.

A questo punto, pur nella situazione in divenire descritta, se utilizzassimo ad esempio una metodologia STRIDE[1] like potremmo iniziare a fare una prima modellizzazione delle minacce distinguendo le minacce dirette, riguardanti il gestore delle metaidentità, da quelle indirette, riguardanti le metaidentità stesse.

Ipotizziamo di analizzare uno scenario dove è possibile incontrare avatar, socializzare e comprare oggetti.

Una prima, non esaustiva, matrice Asset/Minacce potrebbe essere la seguente:

            Asset   Minaccia Dati personaliDati fatturazioneDati biometriciDati “inferiti”Visore (client)Visore (server)Sensori (client)Sensori (server)
SSpoofing identity    XXXX
TTampering with dataXXXX X X
RRepudiationXXXX X X
IInformation disclosureXXXX X X
DDenial of Service    XXXX
EElevation of privilege    XXXX

Per quanto invece riguarda gli impatti, oltre a quelli applicabili ai contesti finora utilizzati, questo nuovo contesto ci porta ad introdurne di nuovi.

Nello specifico, per quanto riguarda quella che abbiamo definito l’AI di contesto possiamo considerare almeno l’impatto percettivo, di cui abbiamo già accennato, e che rappresenta il danno derivante da tutto ciò che può alterare la percezione di una metaidentità rispetto ad una – o più di una – delle sue dimensioni. Ad esempio, un malfunzionamento – indotto o meno – degli algoritmi utilizzati a supporto della renderizzazione dello scenario potrebbe alterare il normale scorrere del tempo, modificare l’ambiente dove agisce l’identità facendolo apparire differente da quello “reale” iniziale, oppure far percepire qualcosa di diverso ai sensori utilizzati per trasmettere una sensazione tattile.

Spostando invece la nostra attenzione sull’AI relazionale, oltre ad una maggiore magnitudo di impatti già noti come quelli derivanti da eventuali metaidentità fake, potremmo introdurre un impatto etico, che rappresenta il danno – che non potrà prescindere dal tema delle responsabilità – derivante dalle decisioni assunte dall’AI. Ossia quei danni che possono derivare, ad esempio, nel caso in cui l’AI sia utilizzata per analisi predittive a supporto delle diagnosi mediche oppure per fornire risposte o pareri che in qualche maniera possono condizionare le opinioni o il pensiero politico dell’interlocutore.

In conclusione, possiamo quindi dire che anche l’introduzione dell’intelligenza artificiale nel metaverso ci porrà davanti a nuovi scenari di rischio che potranno riguardare gli aspetti più intimi e profondi delle nostre metaidentità e che dovremo osservare, analizzare e cercare di interpretare.


[1] STRIDE (Spoofing identity, Tampering with data, Repudiation, Information disclosure, Denial of Service, Elevation of privilege), le cui categorie corrispondono ai seguenti obiettivi di sicurezza: S -> Autenticazione, T -> Integrità dei dati, R -> Non ripudiabilità, I -> Confidenzialità, D -> Disponibilità, E -> Autorizzazione

Immagine del sitoMauro Montineri
Ingegnere elettronico, Executive master in Privacy e Cyber Security, ha iniziato il proprio percorso professionale sviluppando codice per elicotteri per atterrare poi nel mondo delle telecomunicazioni occupandosi prima di ingegneria del software e di governance ed ora di audit di sicurezza e compliance

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Cloudflare blackout globale: si è trattato di un errore tecnico interno. Scopriamo la causa
Di Redazione RHC - 19/11/2025

Il 18 novembre 2025, alle 11:20 UTC, una parte significativa dell’infrastruttura globale di Cloudflare ha improvvisamente cessato di instradare correttamente il traffico Internet, mostrando a milion...

Immagine del sito
Misoginia 2.0: l’istigazione all’odio che zittisce le donne
Di Paolo Galdieri - 19/11/2025

Questo è il quinto di una serie di articoli dedicati all’analisi della violenza di genere nel contesto digitale, in coincidenza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza co...

Immagine del sito
Cloudflare va giù nel magnifico Cloud! incidente globale in fase di risoluzione
Di Redazione RHC - 18/11/2025

18 novembre 2025 – Dopo ore di malfunzionamenti diffusi, l’incidente che ha colpito la rete globale di Cloudflare sembra finalmente vicino alla risoluzione. L’azienda ha comunicato di aver imple...

Immagine del sito
Cloudflare down: siti web e servizi offline il 18 novembre 2025
Di Redazione RHC - 18/11/2025

La mattinata del 18 novembre 2025 sarà ricordata come uno dei blackout più anomali e diffusi della rete Cloudflare degli ultimi mesi. La CDN – cuore pulsante di milioni di siti web, applicazioni e...

Immagine del sito
Shakerati Anonimi: l’esperienza di Nicoletta e il thriller della carta di credito
Di Redazione RHC - 18/11/2025

La stanza è la solita: luci tenui, sedie in cerchio, termos di tisane ormai diventate fredde da quanto tutti parlano e si sfogano. Siamo gli Shakerati Anonimi, un gruppo di persone che non avrebbe ma...