
Redazione RHC : 4 Ottobre 2024 22:22
Otto sospetti crimini informatici sono stati arrestati in Costa d’Avorio nell’ambito di un’operazione internazionale, riferisce l’Interpol. Gli indagati sono stati coinvolti in attacchi di phishing su larga scala contro cittadini svizzeri.
I truffatori hanno utilizzato i codici QR per reindirizzare le vittime verso siti Web falsi che imitano le piattaforme di pagamento. Lì, agli utenti veniva chiesto di inserire dati personali, inclusi login e numeri di carte bancarie. Per guadagnarsi la fiducia, i criminali si fingevano acquirenti su siti Web di annunci o dipendenti del servizio clienti.
Secondo l’Interpol, tra agosto 2023 e aprile 2024 più di 260 persone sono state colpite dai truffatori. L’importo totale dei danni ha superato 1,4 milioni di dollari. Durante le indagini è stato arrestato il principale sospettato, che ha ammesso di aver organizzato una frode e di aver ricevuto più di 1,9 milioni di dollari. Sulla scena del suo arresto sono state arrestate altre cinque persone coinvolte in attività simili.
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Continua l’operazione per ritrovare le restanti vittime, restituire i fondi rubati e rintracciare i beni acquistati con il ricavato. Questi arresti facevano parte dell’operazione Contender 2.0, lanciata nel 2021 e mira a combattere varie minacce informatiche tra cui schemi BEC (Business Email Compromise), truffe romantiche e altri crimini finanziari nella regione africana, in particolare nell’Africa occidentale.
All’inizio di questa settimana, un cittadino nigeriano e britannico è stato condannato a sette anni di carcere negli Stati Uniti per il suo ruolo in uno schema multimilionario di compromissione di e-mail aziendali. Il criminale, noto come John Edwards, ha rubato più di 1,9 milioni di dollari da un’università della Carolina del Nord e ha cercato di rubare più di 3 milioni di dollari a varie organizzazioni del Texas, tra cui governi locali, società di costruzioni e un college.
Redazione
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