Introduzione alle Convolutional Neural Networks
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Banner Ancharia Desktop 1 1
Fortinet 320x100px
Introduzione alle Convolutional Neural Networks

Introduzione alle Convolutional Neural Networks

Simone Raponi : 31 Luglio 2023 07:49

Nel sempre più vasto mondo dell’intelligenza artificiale (IA), esiste una tecnologia rivoluzionaria che ha cambiato il modo in cui le macchine “vedono” e “comprendono” il mondo intorno a loro: le Convolutional Neural Networks (CNN).

Questi potenti algoritmi hanno aperto nuove frontiere nelle scienze informatiche, rendendo possibile ciò che un tempo era considerato fantascienza.

Ma cosa sono esattamente le CNN e come funzionano? Preparati a scoprire tutto questo nel nostro viaggio attraverso la storia, i concetti fondamentali e le applicazioni di questa affascinante tecnologia.

La storia delle Convolutional Neural Networks


RHC0002 CTIP Corso Dark Web Cyber Threat Intelligence

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". 
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.  
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. 
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Le Convolutional Neural Networks, come molte delle migliori invenzioni dell’umanità, non sono nate in un giorno. Il loro sviluppo ha avuto inizio negli anni ’80 con il lavoro di un pioniere dell’IA, Kunihiko Fukushima, che ha sviluppato una rete neurale chiamata “Neocognitron”. Questa prima incarnazione delle CNN era rudimentale, ma ha gettato le basi per gli sviluppi futuri.

Diagramma schematico che illustra le interconnessioni dei vari layers nella rete “Neocognitron”.

Tuttavia, il vero successo delle CNN è arrivato nel 1998, quando il ricercatore Yann LeCun ha introdotto un modello di rete neurale chiamato “LeNet-5”. Questa rete è stata utilizzata con successo per il riconoscimento di cifre scritte a mano, mostrando al mondo le incredibili potenzialità delle CNN. Da allora, grazie alla crescente disponibilità di dati e alla potenza di calcolo, le CNN sono diventate uno strumento chiave nella cassetta degli attrezzi dell’IA.

Architettura della rete LeNet-5

Concetti fondamentali

Le Convolutional Neural Networks appartengono alla famiglia delle reti neurali artificiali, un tipo di modello di apprendimento automatico che si ispira al funzionamento del cervello umano. Queste reti sono composte da neuroni artificiali o “nodi” organizzati in diversi strati.

Ciò che rende uniche le CNN è il modo in cui gestiscono le immagini. Invece di prendere un’immagine come un intero, le CNN la scompongono in parti più piccole e le analizzano strato per strato. Questo processo di “convoluzione” permette alla rete di rilevare caratteristiche locali nelle immagini, come linee, forme o colori. Queste caratteristiche vengono poi combinate nei successivi strati per riconoscere forme più complesse.

Un altro concetto fondamentale nelle CNN è il “pooling” o “subsampling”, un processo che riduce la dimensione dell’immagine mantenendo solo le informazioni più importanti. Questo rende la rete più efficiente e riduce il rischio di sovradattamento, un problema comune nell’apprendimento automatico quando il modello diventa troppo specifico per i dati di addestramento e non riesce a generalizzare bene a nuovi dati.

Le CNN includono anche strati “fully connected” o “densi”, dove ogni neurone è collegato a tutti gli altri neuroni dello strato successivo. Questi strati sono spesso usati alla fine della rete per compiere la classificazione finale, basata sulle caratteristiche rilevate dai precedenti strati convoluzionali e di pooling.

Applicazioni delle Convolutional Neural Networks

La vera forza delle Convolutional Neural Networks sta nella loro versatilità. Grazie alla loro capacità di rilevare e classificare pattern complessi nelle immagini, le CNN trovano applicazione in numerosi campi.

Riconoscimento delle immagini e della voce: Le CNN sono ampiamente utilizzate per il riconoscimento di immagini e di voce. Ad esempio, i servizi di riconoscimento facciale di Facebook o i sistemi di assistenza vocale come Siri e Alexa si basano sulle CNN.

Guida autonoma: Le CNN giocano un ruolo fondamentale nella guida autonoma. Aiutano i veicoli a “vedere” e a capire l’ambiente circostante, consentendo loro di navigare in sicurezza.

Diagnostica medica: Nel campo della medicina, le CNN stanno rivoluzionando la diagnostica. Sono utilizzate per analizzare immagini mediche, come radiografie o scansioni MRI, e possono rilevare anomalie come tumori o malattie cardiache con una precisione che rivalizza con quella dei medici umani.

Conclusioni

Le Convolutional Neural Networks sono un potente strumento che ha rivoluzionato il campo dell’intelligenza artificiale. Hanno permesso alle macchine di “vedere” e “comprendere” il mondo in modi mai pensati prima. Ma la nostra esplorazione delle CNN è appena iniziata. Nel prossimo articolo, esploreremo più in profondità come funzionano le CNN, esaminando i dettagli tecnici dietro questi affascinanti algoritmi.

Per approfondire ulteriormente l’argomento delle Convolutional Neural Networks, vi consigliamo di consultare il corso gratuito dell’università di Stanford: Convolutional Neural Networks for Visual Recognition.

Immagine del sitoSimone Raponi
Esperto in machine learning e sicurezza informatica. Ha un dottorato in Computer Science and Engineering, durante il quale ha sviluppato modelli di intelligenza artificiale per rilevare pattern correlati alla cybersecurity. Durante la sua carriera accademica ha ricevuto diversi riconoscimenti ed ha pubblicato numerosi articoli scientifici divenuti popolari nell'ambito. Ex Machine Learning Scientist alla NATO, attualmente lavora come AI/ML Cybersecurity Engineer per una startup, dove impiega quotidianamente algoritmi di AI per affrontare e risolvere complesse sfide nel campo dell'automazione della sicurezza informatica.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Rilasciata FreeBSD 15.0: ecco le novità e i miglioramenti della nuova versione
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Immagine del sito
React2Shell: due ore tra la pubblicazione dell’exploit e lo sfruttamento attivo
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Immagine del sito
Cloudflare dichiara guerra a Google e alle AI. 416 miliardi di richieste di bot bloccate
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Immagine del sito
React2Shell = Log4shell: 87.000 server in Italia a rischio compromissione
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Immagine del sito
Cloudflare di nuovo in down: disservizi su Dashboard, API e ora anche sui Workers
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...