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Israele: “chi fa un attacco cyber ad Israele, deve capire il rischio che sta correndo”.

Redazione RHC : 25 Luglio 2021 07:18

l ministro della Difesa Bnei Gantz afferma che il suo ministero sta attualmente studiando la questione, relativamente all’utilizzo dei sistemi sviluppati dalle società informatiche israeliane, riferendosi ai sistemi di sorveglianza Pegasus della NSO group.

Secondo lui, la questione risulta nota, ed in quanto Israele democrazia occidentale liberale, controlla l’esportazione dei prodotti informatici ai sensi della legge sul controllo delle esportazioni, in conformità con le regole internazionali.

“Come politica, lo Stato di Israele consente l’esportazione di prodotti informatici regolamentati esclusivamente ai governi, esclusivamente per uso lecito e specificamente allo scopo di prevenire e indagare su crimini e terrorismo. I paesi che acquistano questi sistemi devono soddisfare i loro obblighi a questi requisiti”

Intervenendo all’International Cyber ​​Week dell’Università di Tel Aviv, Ganz ha affermato che lo Stato di Israele ha interesse ad uno stato stabile ed economicamente prospero, ma la situazione in Libano sta peggiorando e Hezbollah e altre organizzazioni terroristiche stanno lavorando contro gli interessi del popolo libanese.

Ritornando alla questione cyber, ha sottolineato

“negli ultimi anni c’è stato un aumento significativo del numero di attacchi effettuati da gruppi ostili, tra cui l’Iran e i suoi affiliati, che cercano di accedere ai sistemi informatici dell’infrastruttura nazionale di Israele.”

Israele lavora continuamente per proteggersi dagli attacchi informatici. Il ministro della Difesa ha rivelato che Israele ha attaccato più volte il comando cibernetico di Hamas negli ultimi anni e lo scorso maggio ha eliminato la persona che lavorava a capo della rete informatica dell’organizzazione terroristica, Jumaa Tahla.

Il capo delle forze armate, il maggiore generale Tamir Heiman, ha affermato ad una conferenza che, nell’ambito della recente operazione a Gaza, le informazioni raccolte da una varietà di fonti, anche dal cyberspazio, hanno portato a ottimi risultati operativi.

Ha aggiunto:

“Israele è costantemente minacciato nella dimensione cibernetica. Riusciamo ad affrontare la maggior parte delle minacce attraverso capacità di difesa avanzate. Come in altre dimensioni di combattimento, la difesa da sola non è sufficiente. Coloro che attaccano Israele per via aerea, marittima, terrestre o cibernetica devono capire il rischio che stanno correndo… Un attacco riceverà una risposta di conseguenza”

Redazione
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