Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

L’incorporamento di Google Fonts nei siti web viola il GDPR. Lo riporta il tribunale di Monaco.

Redazione RHC : 1 Febbraio 2022 07:42

Un tribunale di Monaco (Germania), ha condannato un operatore di un sito web a pagare 100 euro di risarcimento per il trasferimento dei dati personali di un utente (indirizzo IP) a Google attraverso la sua libreria di font a sua insaputa.

CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.

Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

La divulgazione dell’indirizzo IP da parte del gestore del sito web a Google è una violazione del diritto alla privacy dell’utente, ha affermato il tribunale, aggiungendo che il gestore del sito web potrebbe teoricamente abbinare le informazioni raccolte con dati provenienti da altre fonti e identificare l’utente dell’indirizzo IP.

La violazione, a detta del tribunale di Monaco, equivale a dire che “l’utente ha perso il controllo dei dati personali a favore di Google”, ha affermato nella sentenza.

Google Fonts è una libreria di caratteri gratuita di Google che consente agli sviluppatori di aggiungere facilmente caratteri alle proprie app e siti Web Android. A gennaio 2022, Google Fonts ha 1.358 famiglie di caratteri utilizzate da oltre 50,1 milioni di siti web.

Secondo il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione Europea, molti sistemi utilizzati per l’advertising come i cookie sono, informazioni di identificazione personale, quindi le aziende devono prima ottenere il loro consenso esplicito prima di elaborarli e conservarli.

Oltre a fermare la divulgazione dell’indirizzo IP incorporandolo nella libreria di caratteri, il tribunale ha esortato l’azienda a lanciare una nuova risorsa web nella quale le vittime possano ottenere tutte le informazioni di quali dati archivia ed elabora Google.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

RHC Conference 2025: 2 giorni di sicurezza informatica tra panel, workshop e Capture The Flag

Sabato 9 maggio, al Teatro Italia di Roma, si è chiusa la Red Hot Cyber Conference 2025, l’appuntamento annuale gratuito creato dalla community di RHC dedicato alla sicurezza informatica, ...

Gli hacker criminali di Nova rivendicano un attacco informatico al Comune di Pisa

La banda di criminali informatici di NOVA rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) un attacco informatico al Comune di Pisa. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o tes...

Attacco informatico all’Università Roma Tre: intervengono ACN e Polizia Postale

Un grave attacco informatico ha colpito l’infrastruttura digitale dell’Università nella notte tra l’8 e il 9 maggio, causando l’interruzione improvvisa dei servizi onl...

Sei Davvero Umano? Shock su Reddit: migliaia di utenti hanno discusso con dei bot senza saperlo

Per anni, Reddit è rimasto uno dei pochi angoli di Internet in cui era possibile discutere in tutta sicurezza di qualsiasi argomento, dai videogiochi alle criptovalute, dalla politica alle teorie...

GPU sotto sorveglianza! l’America vuole sapere dove finiscono le sue GPU e soprattutto se sono in Cina

Le autorità statunitensi continuano a cercare soluzioni per fermare la fuga di chip avanzati verso la Cina, nonostante le rigide restrizioni all’esportazione in vigore. Il senatore Tom Cot...